VIA MARCONI
Il ristorante chiude dopo la tragedia
I titolari: «A quasi due mesi dalla tragedia siamo ancora sconvolti. Ce ne andiamo»

Lo Sfizio chiude definitivamente: il ristorante di via Marconi che lo scorso 24 giugno era stato travolto dal crollo del cornicione si trasferirà a Gallarate.
Dopo lo choc e la paura, i proprietari hanno deciso di voltare pagina. Lo annuncia Ciro Marino, marito di una dei proprietari, Antonella Corradin. «Avevamo necessità di ripartire ma allo stesso tempo di prendere le distanze dalla tragedia - dice - Così, grazie anche all’aiuto di alcuni amici che ci hanno messo a disposizione il locale, ora siamo pronti a ricominciare».
«L’inaugurazione è il giorno di Ferragosto, abbiamo scelto questa data affinché sia un augurio per la nostra nuova attività che non ha niente a che vedere con Lo Sfizio».
Del resto forse ci sarebbe davvero voluto troppo tempo e troppo denaro per poter riprendere le attività nei locali di via Marconi, dove il ristorante era stato inaugurato 25 anni fa. Inoltre, le indagini della Procura si sono concentrate proprio nella parte del ristorante, dove c’era una crepa da cui potrebbe aver avuto origine il crollo avvenuto alle 17.30 del 24 giugno, quando 73 metri di cornicione avevano travolto Fouzia Taoquif Hannach e i suoi due figli Souleymane e Yaoucut di 5 anni e 15 mesi, senza lasciar loro scampo. La donna e i suoi due figli erano morti davanti agli occhi del sindaco Mirko Zorzo e del figlio maggiore della donna, Adam di 9 anni.
Nelle scorse settimane la comunità marocchina ha iniziato a riprendere la vita normale, dopo l’enorme trauma collettivo. Le famiglie hanno raccolto poco più di 20mila euro che sono stati consegnati al marito Noureddine e al piccolo Adam, inoltre l’amministrazione lo scorso 24 luglio ha organizzato un momento di preghiera collettivo e il lutto cittadino per ricordare le vittime. Infine, sempre in memoria della donna e dei suoi figli sono stati organizzati screening senologici gratuiti.
La tragedia ha avuto ripercussioni anche sulle attività che avevano sede in via Marconi: oltre al ristorante, allora era stato chiuso anche il supermercato Crai che si trova nell’edificio gemello (già dissequestrato), e che riaprirà dopo Ferragosto. Ora è il turno anche di Antonella Corradin e Ciro Marino tornare alla vita. «Come tutti ci siamo trovati in mezzo alla tragedia», ammette Marino, «l’unica via di uscita è rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro. Seppure colpiti da questo dramma abbiamo la fortuna di avere amici che ci hanno teso la mano, siamo riusciti a recuperare gli elementi della cucina dello Sfizio grazie alla sensibilità del pm, la dottoressa Nadia Calcaterra e all’aiuto dei vigili del fuoco. Per il resto ci sono volontà e tanta voglia di ricominciare: la ristorazione è la nostra vita».
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