AUTOMOBILISTI
Alcol e telefono. Rischi al volante
In aumento le multe per guida con lo smartphone. Ebbrezza: due sanzioni al giorno
“Una telefonata allunga la vita”, era lo slogan di un famoso spot della Sip dei primi anni Novanta, quando il condannato a morte Massimo Lopez, con un vecchio apparecchio fisso, prendeva tempo davanti al plotone di esecuzione. E quando di cellulari se ne vedevano ben pochi.
Ma se quella telefonata viene fatta in auto, mentre si guida, oppure se lo smartphone lo si usa per chattare, il rischio è che la vita – la propria o quella degli altri automobilisti o dei pedoni - si accorci.
Un rischio che si corre quotidianamente sulle strade della provincia, percorse sempre più spesso da conducenti distratti, con la testa tra mail e messaggini.
I dati della polizia stradale di Varese sulle contravvenzioni inflitte dall’inizio dell’anno, infatti, confermano che questo “vizio” continua a essere diffuso, tanto che nel 2019 il numero di multe per guida con il telefonino è aumentato di circa il 18% rispetto all’anno prima: 813 quelle staccate dal 1° gennaio al 19 dicembre (circa 67 al mese, più di due al giorno), contro le 684 del 2018. E per 28 dei multati, recidivi, è scattata la sospensione della patente.
Dalle statistiche, comunque, emerge che quella di telefonare o navigare su internet mentre si è al volante non è l’unica cattiva abitudine pericolosa per sé e per gli altri.
Tra le 14.405 multe elevate nel 2019, oltre a quelle per eccesso di velocità (da sempre in vetta alla classifica), spiccano quelle per mancato utilizzo della cintura di sicurezza o dei seggiolini per i bambini: 1.489, oltre 123 al mese.
E sono 793, in media più di due al giorno, i conducenti sanzionati per essersi messi al volante sotto l’effetto dell’alcol o di droghe. A quota 374, invece, le sanzioni per guida senza patente. E non accenna a diminuire il numero di chi - per difficoltà economiche o per pura volontà di trasgredire le regole - circola con veicoli senza assicurazione: 714 le contravvenzioni.
Una distrazione sempre più frequente, quella del telefonino, spesso all’origine di incidenti stradali, anche gravi. Non è un caso che a fine novembre, dopo l’ennesimo pedone investito da un automobilista “svagato”, il sindaco Davide Galimberti è tornato a chiedere sanzioni più severe per chi sgarra.
È per questo che - anche se spesso è impossibile dimostrare con certezza che la causa degli incidenti sia proprio la distrazione da smartphone - l’attenzione delle forze dell’ordine e delle polizie locali su questo problema è sempre alta.
Solo pochi giorni fa, ad esempio, in Prefettura a Verbania il tema è stato al centro della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che ha deciso un’intensificazione dei controlli su questo fronte. Controlli che non mancano, e non sono mancati, neppure nella Città Giardino, a volte anche con pattuglie in borghese.
«Tra gli obiettivi che abbiamo dato ai nostri vigili c’è anche quello di intensificare i controlli sull’uso dei telefonini», dice Daniele Zanzi, assessore alla Polizia locale.
Ma a Varese, in quanto a multe, si registra una tenedenza opposta a quella provinciale: se nel 2018 furono 217 gli automobilisti sorpresi a telefonare senza vivavoce o auricolare, quest’anno le sanzioni sono scese a 156. Sessanta in meno. «Bene, vuol dire che la nostra campagna repressiva ha funzionato - è l’interpretazione del sindaco Davide Galimberti - Non molleremo su questo fronte».
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