CASE POPOLARI
Alloggi Aler, tanti non pagano
Morosità per 2,5 milioni. Tavolo tecnico con i rappresentanti delle famiglie

Da una parte Aler, che dovrebbe darsi una mossa per garantire agli inquilini risposte concrete su una lunga serie di problemi, dai citofoni che non funzionano fino ai tetti che fanno acqua. Dall’altra gli inquilini, che nel tempo sui sono resi responsabili di una morosità che oggi sfiora i 2,5 milioni di euro. Con la mediazione del Comune, per la prima volta dopo anni giovedì scorso le parti si sono sedute allo stesso tavolo per cercare la strada per risolvere i problemi degli oltre 800 alloggi Aler di Legnano. La strada, in sintesi, potrebbe essere quella inaugurata alla fine del 2016 da EuroPa, che avendo assunto la gestione dei 378 immobili di proprietà del Comune di Legnano, in un paio di mesi era riuscita a men che dimezzare la morosità degli inquilini. EuroPa ci aveva messo la faccia: aveva incontrato gli inquilini, e dopo aver dato il via a una serie di interventi aveva cominciato a battere cassa.
Davanti ai risultati le famiglie avevano cominciato a pagare, e in due mesi il debito di 1,2 milioni era stato ridotto del 60%. Fatte le proporzioni (doppio degli alloggi, doppio del debito consolidato), adesso tocca ad Aler. Dopo l’incontro del 17 ottobre, giovedì scorso al tavolo con Comune e Azienda si sono quindi seduti anche i rappresentanti delle case di via Santa Caterina e di viadei Salici.
L’ex consigliere comunale Giuseppe Marazzini, che da anni segue la situazione delle case Aler di Legnano, ha poi presentato dossier sulla situazione delle palazzine di via Carlo Porta 124, di via Bissolati e di via Gorizia.
Alla fine, davanti all’evidenza di fotografie che raccontavano di cantine inagibili e muri che cadono a pezzi, i dirigenti di Aler hanno accettato di programmare dei sopralluoghi con il Comune e i rappresentanti degli inquilini, così da rilevare sul posto le maggiori criticità. Non accadeva da tempo, questo deve già essere considerato un risultato importante. Soprattutto nel difficile periodo della riorganizzazione dell’Azienda, gli inquilini si erano trovati di fronte a un muro di gomma, che di fatto rimbalzava ogni segnalazione. Risultato: loro non mi ascoltano, io non pago. Fino a quando Aler si era convinta della necessità di recuperare un rapporto con la città, e aveva riaperto il suo sportello in via Bissolati.
All’incontro della scorsa settimana ha partecipato anche l’assessore ai Servizi sociali Ilaria Ceroni, la quale si auspica ora «che il clima di collaborazione tra Aler e inquilini possa portare ad azioni di miglioramento condivise e concrete». «Azioni - continua Ceroni - di cui i cittadini possano beneficiare in tempi accettabili». Il nuovo corso è appena iniziato, forse anche per chi vive nelle case Aler finalmente si muove qualcosa.
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