L’INCHIESTA
Altre indagini su Orrigoni
L’imprenditore da stamattina è ai domiciliari nell’ambito dell’operazione «Mensa dei poveri»
Paolo Orrigoni, ad del gruppo Tigros, finito ai domiciliari nella nuova tranche dell’inchiesta «Mensa dei poveri» assieme a Lara Comi, è coinvolto anche in «Ulteriori vicende» corruttive sulle quali sono «In corso approfondimenti investigativi».
Lo scrive il gip nell’ordinanza che riporta passaggi della richiesta cautelare dei pm, che fanno riferimento a vicende che riguardano «ulteriori insediamenti» di punti vendita Tigros «Nei comuni di Milano e di Solbiate Olona».
Ed è in questa parte degli atti che il manovratore del sistema «Mensa dei poveri» Nino Caianiello fa il nome di Marco Bestetti, coordinatore nazionale di Fi Giovani e presidente del Municipio 7 di Milano, che non risulta indagato. Negli atti, tra le altre cose, c’è un incontro il 25 marzo scorso al ristorante «Da Berti» a Milano tra Nino Caianiello, Orrigoni, Bestetti e Pietro Tatarella, esponente azzurro che venne arrestato a maggio. Caianiello parlò, si legge, della «disponibilità» di Tatarella e Bestetti a «Dare un mano a Orrigoni» per l’apertura di un Tigros a Milano.
In un’intercettazione del 29 marzo scorso, tra l’altro, il presunto «burattinaio» del sistema, Caianiello - sintetizzano i pm - spiega che «Orrigoni gli ha chiesto delucidazioni riguardo alla dazione che dovrà elargire in favore di Tatarella e Bestetti, chiaramente utile all’ottenimento delle autorizzazioni urbanistiche».
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