LA QUERELLE
«Ancora senza pista? Colpa del Coni»
Cantiere sull’anello di atletica di Calcinate degli Orrigoni: gli atleti chiedono certezze, l’assessore spiega i motivi del ritardo

Un paio di settimane fa erano stati gli stessi atleti a “bussare” a Palazzo Estense chiedendo a che punto fossero i lavori annunciati da tempo.
Interventi dati per imminenti già negli ultimi mesi della precedente Amministrazione ma qui, al campo di atletica di Calcinate degli Orrigoni, di ruspe all’opera non se ne sono mai viste.
A spiegare le ragioni dei ritardi è l’assessore comunale ai Lavori pubblici Andrea Civati, che nei giorni scorsi ha contattato anche gli atleti in protesta.
«La questione - ha affermato - è che il Coni (il Comitato olimpici nazionale italiano) ha indicato ulteriori pareri rispetto al progetto inizialmente previsto: indicazioni che implicano ulteriori modifiche a cui stiamo provvedendo. Ho incontrato i progettisti proprio nei giorni scorsi».
Prosegue Civati: «Il parere del Coni è indispensabile affinché sia tutto omologato, ma purtroppo le indicazioni sono arrivate per giunta in due step differenti e questo ha comportato un ulteriore ritardo nell’iter. Gli atleti temono che sia cambiato qualcosa sulla volontà di rimettere a nuovo il campo, ma possono assicurare che non è affatto così: anzi, faremo ulteriori investimenti. Crediamo nello sport e questo campo rappresenterà un’eccellenza assoluta».
Tra le richieste principali degli sportivi che gravitano attorno all’impianto di Calcinate – intitolato al compianto prof Gianni Bellorini - c’era quella di tempistiche certe, dopo una serie di rinvii.
«Su questo preferisco non sbilanciarmi - chiosa l’assessore - perché lo slittamento del cronoprogramma non dipende solo da noi».
Nel novembre 2015, l’allora Amministrazione presentò il piano per la “cittadella dell’atletica”: un progetto da due milioni e mezzo di euro, con tanto di rifacimento della pista omologata Fidal, ristrutturazione totale degli spogliatoi e perfino la costruzione di un rettifilo, cioè un tunnel coperto di allenamento per una superficie complessiva di 1.300 metri quadrati. Ma da allora l’apertura del cantiere è sempre stata rinviata.
L’interessamento di Civati allevia la rabbia degli atleti, che però non intendono abbassare la guardia.
«Se l’assessore vorrà venire al campo a noi farà piacere, il nostro obiettivo è quello di tenere alta l’attenzione», spiega Silvia Gandini, campionessa di salto con l’asta e da anni impegnata per la riqualificazione dell’impianto. Nel frattempo sulla pagina social “Salviamo il campo di atletica di Calcinate” continua la campagna “Save the track”, con foto di atleti che si allenano qui e mostrano le condizioni pietose in cui versa la pista.
«Non vogliamo criticare l’Amministrazione ma far capire che quei soldi non sono sprecati - conclude Gandini -: noi ci siamo e vogliamo farci sentire, far capire che questa è una realtà viva, piena di entusiasmo, e rappresenta un valore per tutta la comunità».
© Riproduzione Riservata