IL DISSERVIZIO
Area camper fuori uso alla Schiranna
Stop al servizio nel pieno del turismo sul lago. E la scritta è al contrario

Area camper “Out fo order”, scritto proprio così, con “Fo” al posto di “Of”. È la scritta che si trova davanti chi arriva all’area camper della Schiranna. Chiusa, fuori servizio. Il piccolo errore grammaticale, però, è il problema minore di uno dei servizi che dovrebbero essere alla base di una città con vocazione turistica come Varese, per giunta sul lago balneabile.
L’area, infatti, è chiusa e presenta un sacco di problemi: le colonnine che servono la zona, infatti o sono scocciate o semi-divelte, coi cartelli “Fuori servizio” che sbucano ovunque. Un po’ come l’erba alta, che sta letteralmente prendendo possesso della zona, come in una giungla, alternandosi con le foglie secche. Chiaramente, dentro, non si trova nessun camper mentre, gli anni scorsi, con l’area attiva, si vedevano spesso e volentieri dei turisti che, ora, chiaramente, devono girare al largo e trovarsi un altro posto per fermarsi.
L’area, se funzionasse, offrirebbe 9 stalli su autobloccanti con possibilità di “camperservice” (finora si poteva sostare gratuitamente per due giorni, con utilizzo della linea acque chiare e scure e illuminazione notturna), come recita il sito del Comune.
Il tutto su una superficie di 2.000 metri quadrati complessivi, così composti: 440 metri quadrati in autobloccanti drenanti, 720 di verde e aiuole, 810 di fondo in ghiaia e bagni in muratura. L’impianto, non custodito, è adiacente alla fermata del bus urbano N, che collega direttamente al centro di Varese: nei pressi i visitatori possono trovare ristoranti, bar, un vasto parco con area giochi attrezzata, piscine all’aperto e la pista ciclopedonale, che abbraccia l’intero Lago di Varese, per passeggiate a piedi o in bicicletta.
Invece, in pieno agosto, quando in molti vanno in vacanza proprio in camper, tutto è fermo. Perché? E, soprattutto, riaprirà? Quando? A rispondere è l’assessore al Decoro urbano Nicoletta San Martino: «L’area camper - afferma l’esponente della Giunta - stava per essere consegnata al soggetto che ha partecipato al bando e si è aggiudicato la gestione. Purtroppo si sono verificati alcuni guasti, di cui l’ultimo non ancora risolto. Un fulmine ha colpito i contatori di piazzale Roma, probabilmente danneggiando le schede di alimentazione dell’impianto. Dopo alcuni sopralluoghi congiunti con i tecnici di Avt, non è stato possibile verificare la causa. Verrà quindi contattata la ditta produttrice per far intervenire un loro tecnico specializzato».
Non resta che attendere anche se, verosimilmente, si andrà a dopo agosto. Magari andrebbe anche aggiornato il sito del Comune dove, invece, si legge che la struttura è stata «riaperta dal 15 aprile».
Erbacce
e strumentazioni
guaste dopo
un fulmine
L’assessore: «Azienda
già allertata»
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