NUOTO
Arianna riprende il filo: «Pronta per Tokyo»
Castiglioni in partenza per le Olimpiadi. Ma farà solo la staffetta

L’avventura olimpica di Arianna Castiglioni sta per iniziare. Domani, martedì 20 luglio, raggiungerà Ostia, dove si allenerà, e mercoledì pomeriggio la detentrice del record italiano nei 100 rana (1’05”67) decollerà da Fiumicino alla volta di Tokyo, alla volta dei suoi secondi Giochi della carriera dopo quelli di Rio de Janeiro. La bustocca del Team Insubria e delle Fiamme Gialle non sarà impegnata nella sua gara regina, quei 100 rana di cui attualmente è la migliore in Italia, bensì nella staffetta 4x100 mista (batterie nel primo pomeriggio italiano di venerdì 30 luglio e finale nella notte tra il 31 luglio e il 1° agosto) perché a qualificarsi prima di lei sono state Martina Carraro e Benedetta Pilato. Il ct azzurro Butini, però, non ha voluto né potuto privarsi di una Arianna mai così veloce, determinata e in forma come quella degli ultimi mesi. «Se a gennaio mi avessero detto che sarei scesa abbondantemente sotto l’1’06” non ci avrei creduto - spiega l’allieva di Gianni Leoni, che non la accompagnerà in Giappone ma la seguirà bracciata dopo bracciata a distanza -. Il livello internazionale della rana si è alzato vertiginosamente perché, in assenza di gare, durante la pandemia tutti abbiamo avuto tempo e modo di perfezionare l’aspetto tecnico della nuotata. Anch’io ne ho beneficiato e, in più, la concorrenza interna alla squadra italiana è altissima; questo per me non è un peso ma uno stimolo a fare sempre meglio e limare ogni volta qualche centesimo in più». Risolti i problemi fisici che l’hanno limitata fino a un paio di stagioni fa, Castiglioni è sbocciata e ha acquisito sicurezza: «Ora finalmente nuoto libera di testa - continua -. Agli assoluti dello scorso dicembre la mia prestazione nei 100 rana è stata negativa in quanto ero troppo tesa. Ad aprile, invece, non avevo nessuna aspettativa, anche perché ero guarita dal Covid da pochi giorni, ho gareggiato senza pressioni e ha funzionato. Ho affrontato così tutte le ultime manifestazioni e i risultati si sono visti. E anche ora, a una decina di giorni dalle Olimpiadi, sono piuttosto serena e non avverto l’ansia. Arrivare pronti fisicamente e mentalmente agli appuntamenti che contano è indispensabile per un atleta e io penso di esserlo». La delusione di non potersi giocare una medaglia olimpica nei 100 rana è alle spalle, ora prevale il desiderio di portare più in alto possibile la staffetta 4x100 mista insieme a Panziera (dorso), Pellegrini (stile) e una tra Di Liddo e Bianchi (farfalla): «Sono grata di farne parte e il nostro obiettivo primario è entrare in finale, proprio come a Rio - prosegue Arianna -. Sarà molto difficile raggiungere il podio perché USA, Australia e Gran Bretagna sono più veloci di noi, ma siamo pronte a lottare. La mia preparazione per la staffetta rispetto alla gara individuale dei 100 rana non cambia; sto mettendo a punto la partenza lanciata, ma per il resto nuoterò cercando di dare il massimo». Se in Brasile era una ragazza appena 19enne che ha vissuto per la prima volta l’esperienza olimpica e si è emozionata quando in mensa, nel villaggio olimpico, ha incrociato lo sguardo con Usain Bolt, ora, cinque anni dopo, è tra le migliori al mondo nella rana e potrà far vedere, per quanto le sarà consentito, gli enormi progressi fatti.
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