MOVIDA
Arona proibizionista per un giorno
Ordinanza prevede lo stop alla somministrazione di alcolici dopo le 20 in tutti i bar e ristoranti, ma era solo un errore. Revocata dopo il putiferio scatenato dalle opposizioni

Arona proibizionista per un giorno. «Divieto di somministrazione, asporto di bevande alcoliche e superalcoliche dalle ore 20 del 20 maggio al 30 settembre». Ha destato enorme scalpore l’ordinanza entrata in vigore ieri che, oltre a fissare lo spegnimento della musica o dei locali all’1 e la musica di sottofondo di bar e ristoranti alle 22, con emissione di musica dal vivo fino alle 23, disponeva un divieto assoluto di consumare qualsiasi tipo di alcolico dopo le otto di sera.
Un’ordinanza degna del proibizionismo anni ‘30 quando nelle città statunitensi era vietata la vendita illegale di alcool. Un documento non sfuggito a Marco Ubertini, nuovo coordinatore del Pd locale, a Roberto Buttà consigliere comunale di minoranza, che l’hanno divulgata sui social e a tutti i consiglieri già nella serata di ieri
Il sindaco Federico Monti, al centro delle critiche in quanto firmatario del documento, trasmesso a tutti gli organi di vigilanza, si è accorto oggi dell’errore: «Avevamo fatto una riunione con i commercianti e la Polizia locale e si è concordata una linea anti alcol e anti movida. L’ufficio dei vigili ha predisposto l’atto, ma io l’ho firmato in digitale senza leggerlo». Così oggi, dopo la paura di vivere una Chicago anni ‘30 ad Arona (anche se va detto che nella serata di ieri l’ordinanza non è stata applicata), il primo cittadino ha convocato la comandante dei vigili ed è stato redatto un nuovo documento che proibisce solo l’asporto, dopo le 20, degli alcolici e superalcolici, come avveniva già in passato: «Abbiamo emesso una nuova ordinanza corretta. La precedente era frutto di un errore di interpretazione di chi l’ha redatta materialmente. Così l’ordinanza n° 9 è rimasta in vigore solo 24 ore».
Non è la prima volta però che simili errori coinvolgono il comando dei vigili. Lo scorso anno un’ordinanza del comandante prevedeva lo stallo del trenino turistico sui posti riservati ai disabili sul lungolago mentre un dehor di un ristorante era stato autorizzato su un parcheggio riservato ai portatori di handicap, oltre ad altre sviste come le «linee guida per la gestione dei rifiuti» messe sulla pagina del Comune alla voce viabilità. «Chiedo scusa – ha concluso Monti -. Noi combattiamo l’alcool con progetti anche nelle scuole e la movida selvaggia deve avere un freno. Ovviamente quella frase proibizionista non rappresenta il mio pensiero».
Durissimo sui social l’ex candidato Pd Giovanni La Croce che accusa, sulla propria pagina social, di incapacità i vigili anche per la gestione viaria della città. Nessun commento da parte dell’assessore alla viabilità e sicurezza Tullio Mastrangelo.
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