IN CONSIGLIO COMUNALE
Arona: scontro sul divieto di fumare all’aperto
Bocciata la proposta di proibirlo in corso Cavour, ai parchi giochi, davanti ai locali affollati

Niente ordinanza antifumo all’aperto in luoghi affollati o sensibili. La maggioranza civico-leghista del sindaco Alberto Gusmeroli l’ha bocciata nell’ultimo Consiglio comunale. L’esito: 12 voti contrari, solo quattro favorevoli (Impronta Civica e Fi). Leon Petrillo di FI (Arona agli Aronesi) che aveva proposto l’iniziativa nel ventennale della Legge Sirchia, è rammaricato: «Siamo dispiaciuti che la nostra proposta di creare una cultura più sostenibile ad Arona sia stata bocciata, per una chiara presa di posizione ideologica, visto che il sindaco si è focalizzato solo sul divieto imposto a Milano, quando noi abbiamo menzionato come esempi anche altre città, come Torino, Padova, Bibione».
«Nella nostra proposta - aggiunge - non c’era alcuna imposizione di distanziamento metrico, ma solo il divieto di fumo in aree di grande afflusso. Di pari passo abbiamo proposto una campagna di riciclo di tali rifiuti del fumo, per creare una maggiore sensibilità al riciclo, dato che il problema non si risolve solo togliendolo di vista i rifiuti. Evidentemente questa amministrazione non si vuole impegnare a fondo nel rispetto dell’ambiente, investendo anche in strumenti volti al riutilizzo dei materiali di scarto».
Petrillo aveva proposto di vietare il fumo all’aperto in luoghi determinati ossia su corso Cavour, ai parchi giochi, davanti ai locali affollati. «Mi sembra che i vigili avrebbero potuto controllare facilmente chi poteva trasgredire, invece Gusmeroli ha insistito su temi come il distanziamento metrico, parlando di Milano e di Sala».
Il sindaco Alberto Gusmeroli replica: «Io sono un salutista, non bevo e non fumo, come gran parte della mia giunta, ma imporre un divieto, che poi non poteva essere controllato per farlo rispettare era inutile. Meglio fare una campagna di sensibilizzazione come fu fatta a suo tempo con dei cartelli al parco giochi. Petrillo ha poi citato tutti Comuni a guida del Pd: mi chiedo quante multe abbiano fatto in quei centri. Sui mozziconi abbiano l’aspirotto che li raccoglie due volte alla settimana, ma sarebbe da verificare se la quantità sia sufficiente per un riciclo».
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