LA NATURA
Arrivano le cavallette
Dopo l'invasione della Valcuvia sciami alle porte di Varese. L'Asl: nessun pericolo per l'uomo
Il flagello è tornato. Partito da Orino, si sta estendendo lungo il Verbano e "bussa" alle porte del capoluogo. Una vera e propria invasione di cavallette sta preoccupando vari Comuni della Valcuvia e si sta estendendo a molti altri paesi attorno a Varese. In alcune zone della città, quelle più vicine al lago e quelle nel parco del Campo dei Fiori, si cominciano a trovare nei giardini in numero elevato.
L’Asl è già intervenuta con un piano di disinfestazione a Orino, segnalazioni e interventi di disinfestazione sono previsti a Cocquio.
«Si lavora con prodotti disinfestanti a base di deltametrina, pare sia la sostanza più efficace in questi casi, ma non si deve parlare di allarme, al di là del fastidio e dei problemi alle coltivazioni, le cavallette non causano disagi particolari agli uomini», spiega Elena Tettamanzi, biologa del Servizio di Igiene e Sanità pubblica dell’Asl diretto da Paolo Bulgheroni.
In seguito alle richieste del sindaco di Orino, l’intervento dei tecnici dell’Asl che però operano, così come avverrà a Cocquio Trevisago, soltanto nelle aree pubbliche. Se qualcuno dovesse avere la casa invasa dalle cavallette, dovrebbe rivolgersi a ditte private.
Negli anni scorsi, ricorda Carlo Morelli, esperto di ortotteri dell’università dell’Insubria, nella zona di Brinzio vi era stata una vera e propria invasione, con cittadini costretti a tenere chiuse le finestre, perché se è vero che le cavallette prediligono stare all’aperto, quando si tratta di veri e propri eserciti saltellanti le pareti di casa vengono tappezzate.
«Alle nostre latitudini o meglio nella nostra provincia non è diffusa la Miramella alpina ma si deve parlare di Nadigella formosanta», spiega l’esperto.
Poco importa, ai cittadini, quale siano genere e specie di appartenenza. Si tratta, in realtà della "classica" cavalletta, una delle più diffuse nel nostro territorio. Basti pensare che tra cavallette, locuste e grilli, le specie di ortotteri supera le ventimila. Le cavallette che tanto fastidio stanno dando ai varesini e varesotti hanno la lunghezza di circa due-tre centimetri: varia infatti dai 6 ai 23 millimetri il maschio e dai 22 ai 31 millimetri la femmina. Caratteristica di questa cavalletta è il colore, verde brillante e nero.
È una specie con ali molto ridotte e generalmente molto variabile per quanto riguarda il colore e la lunghezza delle ali. Può rappresentare un pericolo indiretto per gli uomini, perché al di là del fastidio notevole se si diffonde un grande quantità, può causare al contrario danni ingenti sul fronte ambientale. Durante le pullulazioni di Nadigella si hanno gravi defogliazioni a carico di quasi tutte le specie forestali e di sottobosco e, dicono gli esperti, benché la cavalletta prediliga alberi ed arbusti, può attaccare anche piante erbacee.
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