LODI
Arte e natura nella Cattedrale Vegetale

Un luogo di silenzio e di pace da percorrere con il corpo e con la mente, un’opera che vuole stupire e accogliere il visitatore alla ricerca della propria idea di sacro: domenica 23 aprile a Lodi, lungo la sponda sinistra del fiume Adda, si è inaugurata la Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri, un progetto a cura di Francesca Regorda che si inserisce nel contesto della Art in Nature. Per dirla con il suo autore: «La Cattedrale rappresenta un’idea di magnificenza, un ordine e una sacralità del luogo, ho sempre voluto dare corpo a questa fratellanza che esiste tra il luogo e la sacralità della terra e di questi elementi che si innalzano che sono gli alberi. In questo c’è dentro tutta la filosofia del mio lavoro: destare meraviglia. Credere in un luogo di culto e di aggregazione, dove esiste solo la natura con la sua forza e i suoi silenzi; contemplare il cielo e pregare ognuno a proprio modo, o semplicemente lasciar fluire i pensieri, essere dentro l’opera».
L’OPERA La Cattedrale Vegetale di Lodi occupa un’area di 1.630 metri quadrati ed è costituita da 108 colonne di legno del diametro di 120 centimetri ciascuna: l’altezza è di 18 metri, la lunghezza di 72 metri e la larghezza di 22 metri. All’interno di ogni colonna c’è una piccola quercia destinata a crescere e a prendere il posto della struttura lignea che ora la contiene.
IL PROGETTO È il 2010 quando la famiglia di Giuliano Mauri intraprende il percorso per la realizzazione di una Cattedrale Vegetale a Lodi, secondo il desiderio espresso dall’artista in uno scritto considerato il suo testamento. Nasce un’associazione a lui intitolata e presieduta da Simona Mauri. Nel 2014 si realizzano le condizioni per l’attuazione del progetto, costato 240mila euro e sostenuto dal Comune di Lodi, da Regione Lombardia, da numerosi sponsor privati e patrocinato dalla Triennale di Milano.
I LAVORI Il primo passo è la bonifica dei terreni, trattandosi di un ambiente perifluviale, e la predisposizione di un terrapieno per sopraelevare la Cattedrale a un livello di tre metri oltre il piano dell’argine fluviale. I lavori per la realizzazione della struttura lignea sono iniziati nel maggio 2016 e sono terminati il 20 ottobre. A novembre sono state piantate 108 piccole querce, alte 60 centimetri, all’interno delle 108 colonne di legno che compongono le cinque navate dell’opera.
L’ARTISTA Giuliano Mauri (1938-2009) è vissuto e ha lavorato a Lodi, la sua città. Nel 1981 è stato il primo artista italiano che entra a far parte del movimento europeo Art in Nature, grazie all’incontro con Vittorio Fagone e Dieter Ronte. Soprannominato da Fagone «Il tessitore del bosco», Mauri costruisce architetture vegetali chiamate dall’autorevole critico Pierre Restany «Architetture dell’immaginario», con l’intento di recuperare un dialogo profondo con i luoghi.
ALTRE CATTEDRALI La prima idea di Cattedrale Vegetale venne a Mauri negli anni Ottanta, ma solo nel 2001 riuscì a costruirla ad Arte Sella, un luogo di incontro artistico a Borgo Valsugana, in provincia di Trento, dove in vent’anni si è sviluppata un’idea di creatività in dialogo con la natura, grazie al suo direttore artistico Emanuele Montibeller: la Cattedrale di Mauri, che è ora l’immagine simbolo della valle, accoglie migliaia di visitatori ogni anno. La seconda Cattedrale Vegetale, iniziata dall’artista e portata a termine dalla famiglia di Mauri, è situata nel Parco delle Orobie, a Zambla Alta di Oltre il Colle (Bergamo), dove c’è stato un boom di visitatori nell’estate 2016.
IL SIGNIFICATO Le opere di Mauri, costituite solo da materiale naturale, seguono il ciclo della vita, senza modificare il paesaggio in modo invasivo ma entrando in un intimo rapporto con esso: proprio per questo il suo lavoro non può essere associato alla Land Art. Mauri tocca aspetti culturali profondi: studia la memoria dei luoghi, l’antropologia, la poesia, la filosofia, la letteratura, la sacralità, sino ad arrivare a descrivere le sue forme primordiali. Il suo è anche un impegno ecologico considerato come unico mezzo per dare una risposta ai mille dubbi dell’uomo. Philippe Daverio, amico e estimatore di Mauri che interviene all’inaugurazione, lo spiega così: «Un pensiero anarchico e poetico, un atteggiamento semplice e aristocratico, per cui si distaccava dalla banalità. Sapeva di avere il dono delle fantasie, aveva diritto a quell’aria di superiorità che è concessa ai poeti».
«Cattedrale vegetale», un’opera di Art in Nature di Giuliano Mauri - A Lodi, riva sinistra del fiume Adda, area ex Sicc, ingresso e parcheggio da via Ferrabini, l’associazione Giuliano Mauri organizza visite guidate alla Cattedrale, laboratori per bambini, tour turistici, concerti, spettacoli teatrali, info www.giulianomauri.com.
© Riproduzione Riservata