VIOLENZA AL CAMPO
Ascona, genitori picchiano giovani calciatori avversari
Episodio violento al termine di una gara di Allievi: l’arbitro referta tutto

Consoliamoci, non abbiamo i peggiori genitori che vanno a vedere i loro ragazzi giocare a calcio. Dopo l’episodio varesino di una settimana fa, quando un giovane arbitro è stato minacciato da un giovane giocatore e soprattutto dal di lui padre, ben peggio è andata nei giorni scorsi nella vicina Ascona, in Svizzera, dove dei genitori sono entrati in campo e hanno picchiato ragazzi della squadra allievi avversaria. È al vaglio della Federazione elvetica, e potrebbe esserlo della magistratura se venissero presentate denunce il violento finale di una partita di calcio giovanile disputata nel weekend nel Canton Ticino. A Cadempino, nel Luganese, si giocava per il campionato Allievi A livello 2, al quale partecipano ragazzi di 17 e 18 anni. In campo a sfidarsi i padroni di casa del San Zeno, primi in classifica, e gli ospiti dell’Ascona-Solduno. Il team locale ha chiuso il primo tempo avanti 2-0 e, nella ripresa, il match s’è fatto più “cattivo” con i tentativi di rimonta ospiti (per la cronaca, il finale è stato di 3-2 per il San Zeno). Nei minuti di recupero s’è verificato un piccolo parapiglia in campo tra due giocatori - uno per squadra - che, spintonatisi, sono stati successivamente espulsi dall’arbitro. L’episodio ha surriscaldato gli animi anche in tribuna. Dopo il fischio finale due genitori di giovani atleti della squadra locale sono entrati in campo, aggredendo due calciatori, di cui uno minorenne, dell’Ascona-Solduno, prendendoli a calci e a pugni. La situazione, subito degenerata, ha visto l’intervento delle forze dell’ordine. La polizia di Vedeggio, è arrivata quando ormai gli animi si erano placati. Il fatto è accaduto sotto gli occhi del direttore di gara e sarà oggetto di valutazione da parte del giudice sportivo e della Federazione. Agli aggrediti la facoltà di presentare denuncia .
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