LARGO TOSI
«Assediati a casa nostra»
Birre, schiamazzi e graffiti, si alza la protesta dei residenti: «Situazione invivibile»

Se il buon giorno si vede dal mattino, quella che sta per iniziare sarà una lunga stagione per i residenti in largo Tosi, da tempo alle prese con la sgradita presenza di chi soprattutto nei fine settimana si ritrova sotto i portici di quello che in città è conosciuto come il palazzo dell’Inail per fumare, chiacchierare, bere birra e farsi uno spuntino di mezzanotte.
La primavera è ormai iniziata, queste sono le prime serate miti: sabato sera però pioveva, e così decine e decine di ragazzi hanno trovato rifugio sotto i portici, dove si sono date appuntamento coppiette e intere compagnie. Risultato: domenica alle 8 il portico “regalava” ai legnanesi uno spettacolo davvero desolante. Decine di bottiglie di birra vuote o mezze vuote, alcune intere altre spaccate e appoggiate sui gradini dei portoni d’ingresso. Bicchieri prelevati da qualche bar, contenitori di un fast food, bibite, cartacce e centinaia di cicche di sigarette.
Allo spettacolo dei graffiti che imbrattano il marmo della facciata ormai i residenti hanno quasi fatto l’abitudine, se negli anni scorsi l’ingresso e le colonne del portico erano periodicamente ripuliti, adesso i proprietari dei 45 appartamenti hanno smesso di buttare soldi. E così ai tag incomprensibili di diversi colori adesso si sommano anche le scritte a pennarello, che per la maggior parte sono la traccia visibile degli amori vissuti dai ragazzi che sotto quei portici passano le serate, oppure aspettano gli autobus che li riporteranno a casa dopo la mattinata passata nelle scuole superiori del centro. Spazzatura e bottiglie però sono un’altra cosa, perché testimoniano un’inciviltà che ha radici profonde. «Qui è sempre peggio - affermava ieri una residente uscita presto per portare a spasso il cane -. Di notte schiamazzi, la mattina questo disastro. I ragazzi non hanno il minimo rispetto, quando torniamo li troviamo sdraiati davanti ai portoni e dobbiamo chiedere il permesso per entrare in casa nostra. Invece se la porta resta aperta loro si infilano nell’androne, dove si mettono comodi ad ascoltare musica e a bere bibite o birra». Con il passare dei minuti il largo si anima, arrivano altri condomini: «L’unica soluzione è spostare la fermata dell’autobus - dice un’anziana -. Il nostro amministratore ne ha già parlato con il sindaco e con la polizia locale, pare che l’idea sia quella di mettere il capolinea dell’interurbana alla stazione ferroviaria. Ma prima bisogna rifare piazza Butti, quindi chissà quando se ne riparlerà».
I ragazzi che frequentano le superiori e che si sdraiano sotto i portici in attesa degli autobus sono un problema, ma di sera le cose vanno decisamente peggio. «Tutti si danno appuntamento qui - afferma una donna -. Ieri sera pioveva, e quindi tutti qui sotto a ripararsi. Chi ha soldi da spendere va al bar in galleria, chi non ne ha si porta le birre comperate al supermercato e si siede qui a berle. Poi inizia a gridare, disegna qualche pasticcio sul muro e spacca le bottiglie». Ieri alle 10 i dipendenti di Amga avevano già rimediato, tutti i rifiuti sul pavimento erano stati raccolti. Il portico è rimasto immacolato fino a ieri pomeriggio, quando in centro sono arrivate altre compagnie e tutto è ricominciato da capo.
© Riproduzione Riservata