LA GENEROSITÁ
Anonimo regala assegni
Nuovo blitz del benefattore delle onlus. E in era Covid aumentano le cifre
È ritornato, quando forse ormai in molti non se lo aspettavano più. Ma nei giorni scorsi il misterioso benefattore anonimo che da nove anni riempie le cassette postali di alcune onlus bustesi con sostanziosi assegni circolari, si è ripresentato sulla scena. Per meglio dire, si è ripresentato sul portone di ingresso del Centro disabili di via Piombina, dell’Associazione Bianca Garavaglia contro i tumori infantili, del quartier generale Aias di via Alba e della comunità per tossicodipendenti Marco Riva.
Queste, perlomeno, sono le realtà che hanno trovato il regalo, ma non è da escludere che la storia si sia ripetuta anche altrove in città.
Tempistica modificata
Di solito il benefattore passava a fine maggio, in coincidenza con la festa patronale di San Giovanni ma la pandemia deve aver cambiato piani e date di questa missione. Così a fine ottobre, ecco di nuovo il colpo di scena. Con un elemento ancor più straordinario a caratterizzarlo: rispetto al solito, la cifra donata è stata aumentata, quasi per tutti con una maggiorazione del 50 per cento. Vera manna dal cielo in tempi così difficili.
Cifre formidabili
I responsabili delle realtà destinatarie di questo regalo, come sempre, decidono ora di rispettare la sua volontà di anonimato.
Anche sulla cifra vige il silenzio, sebbene in linea di massima dovrebbe trattarsi di aiuti che si aggirano sui 15mila euro a onlus (in passato erano da 10mila euro).
Le uniche parole che si riescono a scucire a chi ha trovato la busta fuori dalla sede, sono di ringraziamento. Poi tutti, memori di quel biglietto inserito con l’assegno qualche anno fa, rispettano la regola: «Vi prego di non dare pubblicità a questo gesto». Però, di fronte a una cosa così straordinaria, la notizia passa di bocca in bocca. Sino a divenire di pubblico dominio.
Stile inconfondibile
Che si tratti sempre della stessa persona non c’è dubbio. Lo spiegano la ripetitività del dono e delle realtà prescelte. Ma lo dice anche la modalità di consegna delle somme, che avviene quando le sedi associative sono chiuse, senza chieder nulla a nessuno, inserendo il biglietto bancario con copertura garantita dentro anonime buste bianche, con la sola scritta dell’ente destinatario e l’assegno avvolto in una confezione da ufficio per evitare che deperisca. Per il resto nient’altro. Solo la certezza di avere a che fare con qualcuno con un cuore gigantesco.
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