IN MISSIONE
Azzalin sequestrato e liberato in Kenya
Il poeta dentista racconta l’incubo vissuto in Africa

In missione tra Tanzania e Kenya, Azzalin è stato protagonista di un “sequestro” da parte di un gruppo di militari governativi kenyani. «Non ci hanno riconosciuto, hanno circondato l’auto spianando kalashnikov e fucili, volti tesi, da parte nostra spavento e paura», ricorda Azzalin. In auto, accanto al dentista varesino, sister Luul regionale della congregazione di Mother Rubatto, con cui Azzalin lavora in Kenya, e l’autista Alan. «L’auto mi stava accompagnando in visita alla farmer della scrittrice Kuki Gallman, a Ol Ari Nyro della Laikipia, a circa 120 chilometri da Nakuru. Una grande area, un vero paradiso terrestre, protetto dal governo con la sua security. All’improvviso un gruppo di militari in borghese si è presentato con le armi in pugno, ha chiesto i documenti e ha proibito di proseguire oltre. Era in corso una guerriglia tra la tribù dei Pokot e i Masai. L’auto con Azzalin e sister Luul era di ritorno da una missione di volontariato per conto di Apa (Amici per l’Africa) a Kamunyi, a qualche chilometro da Nakuru capitale della Laikipia, dove è stato aperto, da qualche settimana, un Medical Center con un nuovo e fiammante studio dentistico “made in Varese”. Una brutta ora in preda al terrore, ma poi tutto si è risolto: l’auto con i volontari Apa è stata lasciata andare.
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