LA VISITA
Azzate, l’arcivescovo Delpini: «Dobbiamo essere uniti»
Incontro coi giovani. E sabato quello coi sindaci del decanato

Una giornata densa di appuntamenti ieri, domenica 2 giugno, e che ha visto un’anteprima sabato, 1 giugno. Fine settimana ricco di momenti celebrativi questo vissuto ad Azzate per la festa della Repubblica, con momenti significativi e partecipati organizzati sia dal Comune che dalla Comunità Pastorale Santa Maria Madre della Speranza (che comprende le parrocchie di Azzate, Brunello e Buguggiate) e che ha visto la visita pastorale dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini.
Sabato mattina alle 11 monsignor Delpini ha incontrato gli imprenditori del territorio alla Elmec di Brunello mentre in serata si è soffermato con i sindaci del decanato: un incontro che si è tenuto a partire dalle 19.45 nel salone della casa parrocchiale di Azzate ed è stato incentrato sull’importanza della collaborazione e del confronto tra le istituzioni locali e la Chiesa, per rafforzarne ulteriormente il rapporto.
L’INCONTRO CON I RAGAZZI E LA MESSA
La mattinata di ieri si è invece è aperta alle 10.45 con una visita privata al cimitero, con l’arcivescovo accolto dal responsabile della Comunità pastorale e da un gruppo di fedeli.
Poi, alle 11, in Villa Mazzocchi, l’incontro con i ragazzi dell’oratorio. Quindi la celebrazione della Messa alle 11.15, nella chiesa parrocchiale di Azzate, presieduta dall’arcivescovo e con la presenza dei tre sacerdoti della comunità pastorale (don Cesare Zuccato, don Alberto Tedesco e don Gianni Pianaro). Presenti anche il vicesindaco Giacomo Tamborini con la fascia tricolore e gli assessori Antonio Triveri, Norma Croci e Saverio Cuda.
CHIESA MISSIONARIA
«Questa visita pastorale - ha detto monsignor Delpini - serve a rafforzare la comunità, è il cammino verso il futuro. Non possiamo essere persone che si rassegnano, la Chiesa non esiste per chiudersi nelle mura della parrocchia, deve essere missionaria, deve vivere di fedeltà tenace. Dobbiamo trovare percorsi da praticare insieme, la Chiesa deve essere unita».
L’arcivescovo ha fatto dono alla parrocchia di una lampada con la fiammella e la consegna ai nonni della “Regola di vita” (perché «Essere nonni è una grazia speciale, una particolare condizione dello spirito, più che una questione anagrafica, che rende capaci di amare come Gesù»).
La mattinata si è conclusa con un incontro con il consiglio pastorale della Comunità Pastorale, in chiesa parrocchiale.
La Festa della Repubblica è poi proseguita nel cortile interno di Villa Ghiringhelli (a causa del maltempo) con l’inaugurazione – alle 18.30 - della mostra “A8cento – La viabilità veloce compie 100 anni” (dedicata all’importante autostrada e realizzata montando sulla cartellonistica stradale su cui sono stati montati dei pannelli adesivi che ricordano il secolo di storia dell’autostrada).
Infine l’Inno d’Italia e il battesimo civico con la tradizionale cerimonia della consegna della Costituzione ai neodiciottenni e uno speciale concerto della Repubblica con due cori: After Alle e GiovanIn Vivavoce.
© Riproduzione Riservata