BABY BIANCOROSSO
Zhao, il debutto con Varese e il record
Il play sedicenne è il primo giocatore di origine cinese a giocare in A. I complimenti dell’ambasciatore

Dai 29 punti nella vittoria dell’Under 17 a Milano di due settimane fa, al primo assaggio del basket dei grandi proprio contro l’Olimpia. Weilun Zhao ha rotto il ghiaccio a 16 anni e mezzo nel derby sul parquet di Assago: dopo Matto Librizzi e Nicolò Virginio, che avevano avuto il battesimo del fuoco a gennaio 2021 prima della vetrina dell’era Roijakkers, il playmaker biancorosso è il terzo debuttante “made in Academy” prodotto del Minibasket varesino a tastare il parquet della serie A con la maglia dell’Openjobmetis.
STAKANOVISTA
Solo due minuti provando a “sporcare” il referto con l’ultima tripla respinta dal ferro, coronando però gli sforzi degli ultimi mesi nei quali si era allenato spesso con la prima squadra. Per Zhao quella del Forum era la quinta apparizione stagionale a referto nella quarta squadra della sua stagione da stakanovista: oltre al ruolo da play titolare nell’Under 17 imbattuta tra campionato Eccellenza lombardo ed European Youth League, il giocatore del 2005 è spesso protagonisa anche nell’Under 19 e in C Gold (ora però la sovrapposizione degli impegni lo ha escluso dal laboratorio senior).
PREDESTINATO?
Un predestinato nel seguire le orme dei “fratelli maggiori” già entrati stabilmente nelle rotazioni di Roijakkers? Ancora presto per dirlo, anche se quello di Zhao è un nome che circola da tempo sulla bocca degli appassionati delle giovanili “nostrane”. Ossia sin da quando il fratello maggiore Weiying (classe 1997) aveva assaggiato la serie A nella fase iniziale degli allenamenti della stagione 2014/15, con Gianmarco Pozzecco in versione head coach. E il piccolo Weilun era all’epoca la stellina del Minibasket in quel gruppo 2005 che con lui in regia è diventato campione regionale Under 13 e poi quarto in Italia alle finali Under 14 del 2019 (le ultime disputate prima del Covid).
IL RECORD
Sabato a Milano ha stabilito un piccolo record: è il primo atleta di origine cinese a debuttare in serie A, anche se Weilun è nato a Prato e risiede a Varese da tanti anni insieme alla famiglia, frequentando con profitto il liceo scientifico “Galileo Ferraris”. Talento, tecnica, tiro – che affina costantemente tra palestra e campetti – e negli ultimi due anni anche una taglia fisica rispettabile che ha contribuito a spazzare via i dubbi relativi alla sua adattabilità al basket senior. Domenica a Brindisi tornerà Marcus Keene e Zhao sarà concentrato su un altro campo, quello dell’Adidas Next Generation Tournament con la sua Academy dove sarà uno dei punti di riferimento del gruppo Under 18 di Bizzozi. Poi ci sarà il rush conclusivo verso le finali nazionali Under 19 ed Under 17 (i 2005 biancorossi saranno tra le favorite alla kérmesse di Mantova). Ma il suo percorso va seguito con attenzione: presto per dire se potrà essere protagonista nel basket dei grandi, però non bisogna farsi ingannare dalla statura. Come testimonia il caso di uno dei suoi idoli Gianmarco Pozzecco, non è da questi particolari che si giudica un giocatore.
I COMPLIMENTI DELL’AMBASCIATORE
Sul suo profilo twitter, l’ambasciatore cinese in Italia Li Junhua ha fatto i complimenti al giovanissimo talento: «Continua così, giovanotto. Ti aspetta un futuro promettente». Senza mezza termini, l’ambasciatore ha scritto che Weilun ha già «fatto la storia».
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