SGUARDO SUL FUTURO
Ivan Prato primo colpo OJM
Vinta la concorrenza di Real Madrid e Barcellona per la promessa argentina grazie all’effetto Scola

Real Madrid o Barcellona? No, meglio Varese, per provare a imitare l’icona Luis Scola. Ossia colui che ha avuto il ruolo decisivo per reclutare Ivan Prato, il 16enne talento argentino col quale sarà inaugurata la foresteria di “Varese Basketball”. L’ala-pivot di 208 centimetri, che il General aveva seguito personalmente a novembre 2022 in occasione dei campionati sudamericani Under 15 nei quali Prato aveva vestito la maglia “albiceleste” con il suo secondogenito Tomas, proseguirà in maglia biancorossa il suo percorso di crescita cestistica. Sul giocatore del 2007 c’erano le “supercorazzate” spagnole, in particolare il Real Madrid, la cui “cantera” cestistica ha vinto tre delle ultime 7 edizioni dell’ANGT, il torneo Under 18 dell’Eurolega (nel 2015 l’MVP fu un tal Luka Doncic...). Ma per un ragazzo argentino, il richiamo di Scola è stato irresistibile: parliamo dell’icona più importante della storia del basket per la Nazionale “albicelesti”, forse ancor più di Manu Ginobili che lasciò nel 2016 contro i 22 anni del General. E poi, chi meglio di Scola può illustrare al prospetto del 2007 un percorso di crescita che dall’Argentina all’Europa possa portarlo a competere per il vertice del basket mondiale? L’attuale a.d. biancorosso puo citare se stesso come “case history” di successo: lasciata la patria a 18 anni per crescere in Spagna, prima a Gijon e poi a Vitoria, con otto stagioni da star di Eurolega prima del grande salto NBA e le 10 annate tra i professionisti americani. Ma Prato può essere il nuovo Scola? Paragone impegnativo, non volendo “sovraccaricare” le giovani spalle del talento del 2007, ma comunque calzante negli auspici di Varese. Che con il 16enne talento dell’Union Central de Villa Maria aprirà il capitolo foresteria (dovrebbe arrivare un altro prospetto sulla stessa falsariga) per potenziare il progetto Varese Basketball, e costruirsi in casa i talenti del domani da lanciare in prima squadra. La parte iniziale del cammino di Prato sarà effettuata giocando del vivaio biancorosso (Under 17 o Under 19) e la B Interregionale del Campus in quota straniero: per le regole FIP, serviranno 4 stagioni intere di campionati giovanili per fargli acquisire la formazione italiana necessaria per farlo giocare in serie A in quota “tricolore”. Oppure, se sarà maturo prima del tempo, potrà essere tesserato per l’OJM, solo da straniero: nulla conta ai fini dello status dell’eleggibilità l’eventuale passaporto italiano in via di conseguimento per ascendenze familiari, avendo già vestito la maglia dell’Argentina con le Nazionali giovanili nelle competizioni FIBA. Ma nell’accordo a lungo termine con il club biancorosso ci sono buyout prefissati per Eurolega e NBA: questa è l’indicazione sul potenziale valore futuro dell’investimento, con Varese che si propone come hub per preparare giovani talenti di caratura internazionale ai vertici del basket mondiale.
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