SERIE A V GIORNATA
La vendetta di Artiglio su Varese
L’UnaHotels del grande ex Caja passa 106-67 a Masnago. Si dimette il gm Andrea Conti

L’Openjobmetis crolla sotto il peso delle sue inadeguatezze, regalando ad Attilio Caja un dolcissimo ritorno a Masnago.
E nel dopopartita da “day after” anche lo choc delle dimissioni di Andrea Conti dalla carica di general manager, annunciate poco dopo la sirena finale. Toccherà alla società valutare la situazione, ma sicuramente il gesto dell’ex giocatore ha un peso importante.
Quarto stop consecutivo per Varese, travolta dalle geometrie di una solida Unahotels (8 in doppia cifra e 27 assist), capace di impartire una severa lezione ad una squadra senza arte né parte. Una figuraccia inspiegabile per una serata da tregenda che fa suonare l’allarme rosso: l’OJM travolta da Reggio Emilia con un passivo da minime al Polo Nord (per la seconda volta in 5 gare dopo il meno 41 di Bologna) dà la sensazione di essere tecnicamente mal assortita e psicologicamente labile. Oggi Varese è di gran lunga la peggior squadra della serie A, e il pur modestissimo Wilson non è certo il problema principale di una squadra che oggi batte in testa nel suo asse portante, se il leader offensivo Gentile va fuori giri e quello difensivo Egbunu è un disvalore che pesa doppio considerando quanto è costato confermarlo. Un disastro totale del quale non si aveva memoria dai tempi dell’anno della retrocessione in LegAdue, o del meno 35 casalingo nel derby contro Cantù costato l’esonero a Giulio Cadeo. La squadra di Vertemati non è semplicemente esistita in ogni aspetto del gioco, a partire da una difesa nuovamente impresentabile come a Cremona. Varese ha concesso di tutto agli esterni ospiti (75% da 2 per l’Unahotels), e sui cambi difensivi ha subito di tutto da distanza ravvicinata. E in attacco, complice la serata no di un Gentile incaponitosi nella sfida contro il mondo, ha mostrato una disarmante pochezza che non può essere giustificabile solo con l’assenza di Anthony Beane (debilitato da una infezione che lo ha tenuto fermo per tutta la settimana). Una sconfitta pesantissima nelle proporzioni e nelle tempistiche, che riapre ovviamente il dialogo sulle scelte su Caja e sul post-Artiglio: la gente di Masnago – peraltro poca, non più di 2000 – fischia già all’intervallo e poi inneggia al coach pavese quando si precipita senza paracadute fino a meno 40. Per Varese è la notte più buia e le riflessioni devono essere profonde per scegliere indirizzi e modalità degli indispensabili correttivi.
Openjobmetis Varese-Unahotels Reggio Emilia 67-106 (19-25; 30-49; 48-76);
VARESE: Kell 17 (2-3, 3-5), Gentile 11 (5-11, 0-4), Amato 3 (1-5 da 3), Beane ne, Sorokas 3 (0-1, 0-1), De Nicolao 7 (1-1, 1-1), Wilson 3 (1-5 da 3), Librizzi ne, Egbunu 9 (2-3), Ferrero (0-3 da 3), Jones 14 (5-9, 0-2), Caruso. All. Adriano Vertemati.
REGGIO EMILIA: Diouf 2 (1-2), Colombo, Bonacini (0-1), Olisevicius 11 (1-3, 1-5), Johnson 11 (5-7, 0-3), Cinciarini 12 (1-1, 2-3), Thompson 11 (4-6, 1-2), Hopkins 13 (6-7), Candi 10 (4-5, 0-1), Baldi Rossi 6 (3-3), Strautins 12 (2-2, 2-4). All. Attilio Caja.
Arbitri: Paternicò, Martolini, Nicolini.
Note – Tiri liberi: Varese 19/29; Reggio Emilia 20/23. Rimbalzi: Varese 26 (Egbunu 7), Reggio Emilia 37 (Johnson, Olisevicius 7). Totali al tiro: Varese 15/29 da 2, 6/26 da 3; Reggio Emilia 31/41 da 2, 8/22 da 3. Assist: Varese 16 (Gentile 7), Reggio Emilia 27 (Cinciarini 11). Valutazione: Varese 57, Reggio Emilia 139. 5 falli: De Nicolao 37’35” (62-96). Spettatori 2000 circa.
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