IL CASO
Rifiuti selvaggi: chiesto un vertice
Sacchi abbandonati. Il sindaco scrive alla Comunità montana e chiama in causa i paesi limitrofi

Oggetto: denuncia abbandono rifiuti non differenziati. Si apre così la lettera che il sindaco di Bedero Valcuvia, Carlo Paolo Galli, ha scritto al presidente della Comunità montana Valli del Verbano, Giorgio Piccolo, chiedendo «un urgente incontro».
Il problema è appunto quello dei rifiuti selvaggi; viene sollevato da Bedero perché lì, su quel territorio, soprattutto nei boschi, è aumentato il fenomeno dell’abbandono dei sacchi di pattumiera e un motivo - indicato a chiare lettera nella missiva - potrebbe essere il costo della tariffa di nettezza urbana nei comuni della Valcuvia e del Luinese.
Ecco nel dettaglio che cosa scrive Galli al presidente Piccolo: «Nell’ultimo anno sono aumentati notevolmente gli abbandoni di sacchetti di rifiuti non indifferenziati sia nei nostri boschi che nei pressi delle strade di collegamento dai comuni di Brinzio, Cunardo, Ferrera di Varese, Rancio Valcuvia e Valganna. Si suppone che residenti nei comuni limitrofi al comune di Bedero Valcuvia, considerando l’oneroso sistema di tariffazione in base ai rifiuti conferiti in essere nei comuni della Comunità montana, attraversando abitualmente i nostri territori abbandonino tale spazzatura per evitare o risparmiare sulla quota Tari nei rispettivi enti». Il sospetto è chiaro: c’è chi getta sacchetti di rifiuti per alleggerire il conto della “tassa rifiuti” che, i ormai in diversi paesi, viene calcolata appunto in base all’immondizia prodotta. Il dato di fatto è che tali micro-discariche finiscono per gravare, sia in termini di degrado, sia di spese per lo smaltimento, su Bedero. Oltre il danno, dunque, la beffa.
Da qui, la presa di posizione del sindaco che ha scritto alla Comunità Montana invocando un vertice urgente «per stabilire una metodologia e degli accordi in merito al problema riscontrato». Galli non indica soluzioni e rimedi, chiama a raccolta per individuarli insieme. Fatta la diagnosi insomma resta da prescrivere la cura.
Di certo, l’aver scritto una lettera ufficiale con richiesta di convocazione urgente fa capire che, per il primo cittadino di Bedero, il fenomeno è diventato intollerabile e insostenibile, e per contrastarlo occorre qualcosa di più e di diverso del potenziare i controlli, anche quelli elettronici. Ora la parola passa alla Comunità montana.
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