POLITICA E SPORT
Bettole, in consiglio comunale al galoppo
L’associazione degli allevatori dei cavalli da corsa insorge contro l’ipotesi della pista da trotto

Mantenere due piste da galoppo, una in sabbia e una in erba, per coprire i dodici mesi di corse, o convertire quella in sabbia da galoppo in un anello più corto per il trotto, dove gli emuli di Varenne possano gareggiare tutto l’anno facendo perdere solo qualche mese di corsa ai novelli Ribot?
Questo l’amletico dilemma con cui è alle prese il consiglio comunale di stasera
IN CONSIGLIO COMUNALE
Una delegazione dell’Associazione Nazionale Galoppo era presente anche in consiglio comunale per protestare contro il progetto del nuovo Ippodromo, quello presentato dalla Società Varesina Incremento Corse Cavalli e che, a dire il vero, non aveva convinto nemmeno i consiglieri comunali che settimana scorsa lo avevano visionato in anteprima in commissione urbanistica. Si tratta di un progetto per «incrementare l’offerta qualitativa del servizio esistenze e rendere la struttura più adatta alle nuove esigenze della competizione tra gli ippodromi nazionali, senza peraltro limitare lo svolgimento di altri tipi di manifestazioni di pubblico interesse», aveva spiegato l’assessore Andrea Civati. Il tutto attraverso la realizzazione di una pista per il trotto, un’area per i concorsi ippici, un nuovo impianto di illuminazione e 100 nuovi box per i cavalli per un investimento da 3 milioni di euro.
Un progetto che questa sera il consiglio comunale è chiamato a votare. Proprio per questo una delegazione dell’associazione che rappresenta tutte le categorie del galoppo italiano, si è presentata nel Salone Estense per scongiurarne l’approvazione.
LA LETTERA DA ROMA
«L’eliminazione, come previsto da progetto, della pista in sabbia da galoppo da 1.200 metri circa, per creare una pista da trotto da chilometro, è una scelta che va contro ogni logica e anche contro gli interessi degli operatori del galoppo del Nord Italia.
Se attuata, si ridurrebbero sensibilmente le potenzialità operative della struttura - Le Bettole, ndr - che oggi rappresenta non soltanto un’importante risorsa per il galoppo del Nord Italia ma anche l’unica, a oggi, pista in sabbia presente nella regione».
Inizia così la lettera scritta dall’Associazione Nazionale Galoppo al sindaco e al consiglio comunale di Varese, che proprio questa sera, giovedì 27 aprile, dovrà discutere del progetto della Società Varesina Svicc di cancellare la pista da galoppo in sabbia a favore di quella in trotto.
«La paventata pista da trotto è una scelta che, se realizzata, non consentirà più di svolgere le corse a Varese in inverno – che, sia chiaro, vengono programmate solo perché è presente oggi la pista in sabbia da 1200 metri – e non permetterà di creare quella corretta alternanza di prove in erba e in sabbia che ha sempre consentito alla riunione estiva di Varese di rappresentare un fiore all’occhiello per tutto il galoppo nazionale».
IL VERO RILANCIO DELLE BETTOLE
«Il vero rilancio dell’impianto Varesino, che ci sta molto a cuore, a nostro parere non passa da una nuova pista da trotto, quanto piuttosto da un nuovo e vincente modello di utilizzo ippico dell’impianto, che veda le Bettole rendersi complementari, non alternative, allo storico ippodromo di Milano San Siro - continua il presidente - Complementarità che si concretizzi in un ippodromo che possa, in maniera razionale e ben studiata, programmare le proprie riunioni anche nello stesso periodo di apertura dell’impiantomilanese e che funga da collettore per tutti quei cavalli che non rientrano nel programma distretta élite che San Siro propone».
Un futuro impianto varesino aperto quindi anche in quei periodi dell’anno oggi non sfruttati,
capace perciò non soltanto di assolvere alle summenzionate finalità tecniche, ma anche e soprattutto di svolgere quel ruolo di collettore di interesse e luogo di aggregazione che la cittadinanza varesina merita.
«Questa strategia vincente, per gli ippici e per la città di Varese, non necessita di una inutile e anzi dannosa pista da trotto, quanto invece necessita di investimenti mirati a ridare smalto alle strutture ricettive dell’ippodromo, quelle sì invece richiedenti una ristrutturazione profonda che consenta all’ippodromo delle Bettole di raggiungere a pieno la sue finalità. - conclude - Invitiamo quindi, in questa sede, oggi, il consiglio comunale a pronunciare un definitivo NO alla pista da trotto einvece un chiaro SI a un Ippodromo delle Bettole ristrutturato nelle sue tribune e strutture,così da tornare ad accogliere il grande pubblico e la passione ippica mai sopita».
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