ROMA
Biagi: Mattarella, terrorismo sconfitto da unità Italia

(ANSA) - ROMA, 19 MAR - "L'agguato e la morte per mano
assassina di Marco Biagi hanno impresso nella memoria della
nostra comunità nazionale un segno profondo che non può essere
cancellato. Nel giorno dell'anniversario il primo pensiero di
intensa solidarietà è rivolto alla signora Marina Orlandi Biagi
e ai familiari, costretti a sopportare negli anni il dolore più
straziante, e tuttavia capaci, insieme ad amici e colleghi del
professor Biagi, di proseguire la ricerca da lui iniziata e di
svilupparne riflessioni e studi rendendo sempre più ampio e
approfondito il confronto sui temi del diritto del lavoro e
delle relazioni industriali". Così il presidente della
Repubblica Sergio Mattarella nell'anniversario dell'uccisione
del giuslavorista.
"Proprio questo - afferma Mattarella - i terroristi volevano
colpire: lo studio delle trasformazioni economiche e sociali, la
libera discussione orientata alle migliori scelte politiche e
legislative, l'incessante ricerca di punti di equilibrio tra i
molteplici interessi al fine di garantire sviluppo e coesione
sociale. Nel delirio ideologico della banda brigatista, dovevano
essere spezzati quei fili che collegavano le Istituzioni alla
società, le decisioni politiche al necessario fondamento di
competenze, di confronto intellettuale, di connessione con le
aspirazioni delle parti sociali. Come Biagi furono barbaramente
uccisi Ezio Tarantelli, Roberto Ruffilli, Massimo D'Antona che
non possiamo non ricordare insieme, perché li accomunavano la
passione negli studi e la generosità dell'impegno pur nelle
differenze che rendono viva la democrazia".
"Il terrorismo è stato sconfitto - conclude il Capo dello
Stato - dall'unità del popolo italiano e dalla consapevolezza
che la libertà e i principi sanciti dalla Costituzione restano
la cornice indispensabile di ogni progresso civile e sociale. Il
fanatismo e l'odio portano sempre all'imbarbarimento e al
declino: è questa una lezione che viene dai momenti più
difficili della nostra storia e che mai va dimenticata". (ANSA).
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