L’ESPERIMENTO
Biciclette al posto dei mafiosi
La cooperativa sociale 3B darà casa e lavoro a ex detenuti con una ciclofficina nei locali d’una pizzera sequestrata

Là dove la criminalità organizzata mimetizzava una sua base logistica attraverso l’attività di una pizzeria, nascerà la ciclofficina “riCiclico” che offrirà casa e lavoro a ex detenuti.
Lo stabile di via Quintino Sella 7 si prepara a una nuova vita.
Dopo la determina comunale che le ha assegnato gli spazi, ora spetta alla cooperativa sociale “3B” realizzare il progetto che ha vinto il bando avviato l’estate scorsa.
La onlus ha sede a Varese ma è già attiva a Busto Arsizio, al Bistrot del Teatro Sociale dove offre lavoro a persone svantaggiate e a ragazzi disabili.
«In via Quintino Sella vorremmo accogliere ex detenuti - spiega Fabio Boscacci, presidente del gruppo -. Quelli che escono dal carcere per lavorare, grazie all’articolo 21, in genere non hanno mezzi su cui contare per muoversi sul territorio, così abbiamo pensato alle biciclette: rinnovare bici rotte e scassate, rendendole di nuovo utilizzabili, sarà il nostro obiettivo. Potranno essere rivendute a prezzi calmierati o messe a disposizione di chi ne ha necessità».
La materia prima è fondamentale così scatta l’appello al territorio: chi ha biciclette inutilizzate di cui vuole disfarsi può farsi avanti.
«Ma anche chi in cantina o in garage conserva bici che vorrebbe mettere a nuovo, senza spendere più di tanto. Penso a chi è pensionato o non ha molti fondi su cui contare - continua Boscacci -. Di fatto vorremmo riaprire quello che una volta era “il ciclista”. Le camere d’aria le sostituiremo a basso prezzo».
Sistemare, evitare sprechi, mettere una due ruote a disposizione di chi non potrebbe acquistarla, visto che oggi i prezzi non sono sempre accessibili.
«Da soli non possiamo fare molto, serve l’aiuto di tutta la città - ribadisce Boscacci -. Le bici potranno essere usate da chi le ha portate a riparare, oppure donate a chi ne ha bisogno. Con noi avremo detenuti in affidamento, al lavoro con l’articolo 21, usciti dal carcere e pronti a reinserirsi nella società. All’inizio saranno accolte due persone svantaggiate. Un domani ci piacerebbe inserire anche ragazzi Down dell’associazione di Legnano “Il sole nel cuore” di Valeria Vanossi».
Rimettere a nuovo il locale non sarà facile.
Si pensa di aprire fra sei mesi: chi prima occupava quegli spazi si è portato via tutto, persino i caloriferi.
«Sono cinquanta metri quadrati - non molti - spiega il presidente di 3B - Ma al piano superiore ci sono due alloggi, un monolocale e un bilocale, che ci permettono di offrire oltre al lavoro anche una casa. Sono i punti fondamentali per un reinserimento dopo la detenzione».
Se il negozio aprirà tra sei mesi, a fine febbraio si vuole organizzare un evento che porti in città volti noti della lotta alla malavita organizzata, dall’associazione Libera di don Luigi Ciotti a Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto ucciso dalla mafia a Palermo nel 1982.
«Vogliamo dare a questi spazi una nuova vita, ringrazio l’assessore Miriam Arabini che è riuscita a trovare la quadra e spero nella collaborazione dei cittadini - conclude Boscacci -. Quello stabile era abbandonato ed era un peccato vederlo inutilizzato. Ora cambierà faccia: la nostra ciclofficina sarà davvero una svolta».
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