DISAGI
Il calvario delle code per il treno
Lunghe attese ai passaggi a livello da Arcisate a Porto Ceresio. E il traffico scoppia

Le lunghe attese in coda ai passaggi a livello sulla tratta ferroviaria che da Arcisate raggiunge Porto Ceresio sono una croce per gli automobilisti, fra i quali tanti frontalieri diretti al valico di Gaggiolo, che tutte le mattine percorrono la via Roma (una strada provinciale che collega il centro paese alla frazione Piamo e quella che scende da Brenno Useria).
Sin dalla riattivazione della Varese-Porto Ceresio, ad inizio 2018, residenti ed automobilisti si sono accorti che le sbarre dei passaggi a livello restano a lungo abbassate e le lamentele continuano. Il problema insomma c’è. Ma trovare una soluzione non è facile.
Sulla questione, interviene il sindaco Giovanni Resteghini: «Ci siamo fatti tramite della richiesta di interventi per accorciare i tempi di attesa, richiesta che era stata avanzata anche da residenti nella frazione Piamo, ma ci è stato detto che la prolungata chiusura delle sbarre è dovuta a motivi di sicurezza. Comunque torneremo a chiedere se sia possibile adottare accorgimenti per migliorare la situazione e limitare i disagi causati agli automobilisti. Tuttavia, faccio notare che la situazione non è diversa ai passaggi a livello che si trovano su strade nelle città che sono ben più trafficate delle nostre e su linee dove transitano molti più treni». Un “mal comune” forse. Che però non è un mezzo gaudio.
Sulla vecchia tratta Varese-Porto Ceresio, rimasta in esercizio fino alla fine del 2009, si formavano lunghe code ai passaggi a livello sulle trafficate strade di Induno Olona ed Arcisate, in particolare le vie Porro, Cavour e IV Novembre. Gli abitanti lamentavano anche il fatto che le auto in colonna con i motori accesi erano causa d’inquinamento dell’aria. In questi due Comuni il problema è stato risolto perché la nuova linea Arcisate-Stabio che li attraversa, sulla quale i treni transitano con maggiore frequenza, è stata realizzata in trincea, con tratti interrati nei centri abitati.
Invece, la parte terminale della Varese-Porto Ceresio che raggiunge il lago di Lugano, riattivata dopo lavori di ammodernamento infrastrutturale e tecnologico, sulla quale transita un treno ogni ora in entrambe le direzioni, è rimasta in superficie ed i binari intersecano ancora le strade.
I passaggi a livello sulla via Roma non lontano dall’istituto superiore “Valceresio” e sulla strada per la frazione arcisatese di Brenno sono automatizzati e si chiudono al transito dei treni. I convogli provenienti da Porto Ceresio fanno scendere le sbarre circa a metà del tragitto fra le stazioni dei due Comuni, mentre per i treni che provengono da Arcisate i passaggi a livello di Bisuschio vengono azionati dal posto di movimento del bivio Bevera, dove la linea si biforca verso Stabio e Porto Ceresio. Anche se queste due strade non sono arterie di forte transito, nelle ore di punta vengono utilizzate soprattutto dai frontalieri ed un’attesa di una decina di minuti, oltre a formare code, a chi deve raggiungere il lavoro pare davvero interminabile.
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