NEL CANTIERE
Scoperta una strada medievale
Nel borgo spunta l’antica Bisuschio: gli archeologi portano alla luce un selciato del 1400

Un selciato in pietra di Saltrio, risalente al 1400/1500. È stata una sorpresa per l’archeologa Sabrina Luglietti e per l’architetto Claudio Martinelli, direttore dei lavori, il ritrovare l’antica pavimentazione della via Mozzoni, nel contesto della riqualificazione delle strade del nucleo antico di Bisuschio.
Essendo prevista anche la razionalizzazione degli impianti del sottosuolo, gli operatori pensavano di arrivare ad individuare un semplice acciottolato risalente al 1700. Invece no, si è andato oltre e si è scoperto che il selciato ricalca l’impianto urbanistico dell’antica Bisuschio.
L’estensione del selciato non andava oltre le dimensioni scoperte. In altre parole, la via è sempre rimasta tale. «Certo - spiega Martinelli - sono presenti dei lacerti, considerati gli interventi effettuati intorno agli anni Cinquanta/Sessanta per i lavori di installazione dell’acquedotto, del gas e della fognatura, ma sufficienti per condurre a questi risultati».
«L’antica strada - interviene l’archeologa - ha un’inclinazione verso il centro e una cordolatura per lo scolo dell’acqua. Sta emergendo anche una struttura idraulica, probabilmente una conduttura dell’acqua con i resti di un ipotetico fontanile. Questo elemento archeologico non è ancora emerso del tutto. Questo momento sta costituendo un’occasione per riscoprire le antiche tracce di Bisuschio».
D’altra parte nel 2017 quando si era effettuato il medesimo intervento in via Vallazza, dalla parte opposta di via Mozzoni era emerso una canaletta in pietra del 1700. L’architetto è intervenuto durante i lavori di restauro effettuati nel 1998/2000 all’interno della chiesa più antica del paese, San Giuseppe, un tempo dedicata al suo antico patrono, San Dionigi, e adiacente la via Mozzoni.
Con la dottoressa Maria Adelaide Binaghi, presente per conto della Soprintendenza, e con il dottor Roberto Mella Pariani della Società Lombarda di Archeologia, avevano individuato tracce di pali lignei infissi nel terreno. «Questo - spiega - ha fatto presupporre che la cinta muraria fosse costituita da una cortina lignea su cui nei secoli successivi furono addossati gli edifici. Bisuschio, in origine, era un castrum fortificato, o meglio un granaio fortificato delimitato da palizzate. E la via Mozzoni antica, che aveva la stessa configurazione dell’attuale, era all’interno di questo spazio».
Gli scavi, sotto la direzione della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio e diretti dal funzionario Daniela Locatelli, sono effettuati da Archeo Solutions di Vedano Olona.
Anni fa a Gerenzano, nel Saronnese, riemerse addirittura un mulino medievale.
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