GENOVA
Boldrini, messaggio Camiciottoli mi ferì
(ANSA) - GENOVA, 15 GEN - "Quel messaggio mi ferì moltissimo
come donna perché mi si augurava qualcosa di ripugnante. Mi
preoccupava come madre, perché sapevo che mia figlia l'avrebbe
letto. Mi indignava come politico, perché mi indicava come
mandante morale dello stupro di Rimini. E mi offese come
rappresentante delle istituzioni perché ero la terza carica
dello Stato e a offendermi era un sindaco". Lo ha detto l'ex
presidente della Camera Laura Boldrini in tribunale al processo
per diffamazione che vede imputato il sindaco di Pontinvrea
Matteo Camiciottoli. "Ho visto augurare stupri agli avversari
politici in Bosnia e in Ruanda, ma lì c'era la guerra" ha
aggiunto Boldrini. "Nessun invito allo stupro, ma solo una
contestazione politica" ha replicato Camiciottoli. "Non
inciterei mai allo stupro, anzi penso che per gli stupratori
occorra l'ergastolo. Volevo fare una critica politica: se lei è
favorevole a una immigrazione incontrollata che include anche i
delinquenti allora forse ospitarli le avrebbe fatto piacere".
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