IL CONCERTO
Noa incanta. E aiuta Emergency
Letters to Bach in anteprima: la cantante israeliana protagonista applauditissima a Villa Arconati. Donati fondi all’ospedale di Anabah, in Afghanistan

Ha regalato voce a Bach, speranza a donne e bambini afghani, magia allo scenario già unico di Villa Arconati e calore a chi, la sera di mercoledì 11 luglio, ha potuto ascoltare la sua voce.
Per Achinoam Nini, in arte Noa, incantare non è una missione ma la regola.
Naturale che ci sia riuscita anche questa volta, accostando al repertorio di Love Medicine la presentazione di alcuni brani tratti dalla sua ultima opera, in uscita il prossimo ottobre: Letters to Bach.
L’omaggio all’immenso compositore di Erfurt da parte di Noa pare più d’una “semplice” sperimentazione dell’età matura d’una cantante che in ventotto anni ha saputo attraversare i cambiamenti musicali, danzandoci con classe e leggerezza ma arrivando sempre a cogliere l’essenza della musica: l’emozione che unisce chi l’ascolta.
Ecco, proprio intorno alla capacità d’emozionare sembrano fiorite queste “Lettere” che colgono l’aspetto ironico della vita, senza per questo dimenticarne quello doloroso, dal quale va tratto il coraggio della speranza.
LETTERE A BACH
Le Lettere a Bach, giocate come uno scherzo fra le trappole delle armonie barocche, sono destinate a lasciare un segno non solo di mero conteggio discografico.
Risulta infatti un piacere crescente l’ascolto dell’Invention number 6, che racconta di uno scambio di messaggi Whatsapp col marito, il pediatra Asher Bayak; ancora l’Invention number 13, un numero che dice dell’età di Enea, la figlia mezzana di Noa (Ayehli ne ha 17 e Yum 8), cui la lettera è ispirata come se fosse proprio Enea, epigone dell’adolescenza nel suo momento più... intenso per un genitore, a rivolgersi a sua madre; due divertissement, magistralmente accompagnati da Gil Dor, chitarrista, già maestro di Noa e sempre accanto a lei nei concerti.
Non poteva mancare, tra quelle spedite via pentagramma a Johannes Sebastian Bach, una “lettera” dedicata alle donne e al loro coraggio (Song for Women). A questo proposito Noa ha rilanciato il suo messaggio di pace come risultato di un’operazione che ha a che fare con la bellezza: «Quando il gioco si fa duro - ha detto poco prima del concerto - i duri cominciano a giocare e come scriveva Dostoevskij, la bellezza salverà il mondo. La musica è la bellezza che unisce le persone richiamandole a uno scopo concreto che è proprio quello di salvare il mondo».
CORAGGIO DECLINATO AL FEMMINILE
Del resto questo concerto, in cui il percussionista Gadi Seri e il contrabbassista Adam Ben Ezra hanno impreziosito la base ritmica col proprio straordinario talento, è stato marchiato sin dall’inizio proprio dal coraggio femminile: quello di Lucia Albrizio, assessora alla Cultura e alla Pace del Comune di Bollate, che ha promosso l’evento a sedici anni di distanza dal primo concerto di Noa a Villa Arconati; e ancora quello di Sonia Corain, in rappresentanza della Fondazione Augusto Rancilio, che si occupa di far risplendere l’edificio e il suo parco; e infine, quello di Rossella Miccio, la presidente di Emergency Italia, che a Bollate ha raccolto - grazie a quest’alchimia femminile trasformata in successo di pubblico - fondi (un euro per ogni biglietto venduto) da destinare all’ospedale di Anabah, in Afghanistan, terra ancora martoriata dalla violenza e dalla guerra, in cui persino venire al mondo è un’impresa che spesso va assistita ben oltre le competenze ostetriche.
NOA COMMENDATRICE D’ITALIA
Ecco dunque che il cerchio si chiude: la bellezza (di Villa Arconati), la gioia (del canto, della musica) e la solidarietà si sono fuse in quell’inno alla pace che dal 1991 segue, orma dopo orma, il cammino (in)cantato di Noa, nel Mondo dunque anche in Italia, Paese cui la cantante è legata da quasi trent’anni. Questo suo cammino, riapprodato a Bollate e danzato sul filo della parola che si fa canto, è il motivo per il quale, il prossimo 30 agosto, al Quirinale, il presidente Sergio Mattarella farà di lei una commendatrice della Repubblica italiana.
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