LA LUNGA NOTTE
Botti, brindisi e schiaffi
Rissa di Capodanno tra due donne in centro. Petardi vietati: ordinanza in qualche caso violata ma niente multe
Non c’erano particolari iniziative organizzate per il Veglione di Capodanno, però il centro cittadino – con le luci e le bancarelle – ha attirato comunque tantissime persone per un momento di festa “spontaneo”.
Ma la situazione è degenerata e solo l’intervento della Polizia ha permesso di fermare tutto sul nascere.
Poco dopo mezzanotte, infatti, in piazza Monte Grappa è scoppiata una zuffa: all’origine di tutto ci sarebbe stato uno screzio tra due donne, innescato da futili motivi, che ha poi coinvolto anche altre persone presenti.
Per fortuna sul posto c’erano già alcune pattuglie della Squadra Volante della Questura: i poliziotti sono subito intervenuti e hanno bloccato i contendenti esagitati, riportando così la calma.
Tutti sono stati poi identificati ma la vicenda avrà conseguenze giudiziarie soltanto in caso di querela di parte.
Forze dell’ordine e ambulanze sono stati poi allertati per due casi di giovani che avevano alzato un po’ troppo il gomito: il primo caso è avvenuto alle 2.30 in piazza Repubblica, dove è stato soccorso una ragazzo di 24 anni, poi trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Circolo per le cure del caso; due ore dopo, intorno alle 4, un episodio analogo ha visto protagonista una 22enne colta da malore nei pressi della chiesa della Brunella. Per entrambi comunque si parla di conseguenze non gravi.
Nessuna conseguenza anche per l’ordinanza che vietava l’utilizzo di botti, con il coprifuoco a partire dalle 19 di lunedì e in vigore fino alle 6 di ieri mattina. Il provvedimento, firmato dal sindaco Davide Galimberti, consentiva l’utilizzo dei cosiddetti “botti declassificati” cioè acquistati da rivenditori autorizzati e muniti di contrassegno per la libera commercializzazione, ma li vietava in qualunque luogo vicino alle abitazioni o a luoghi di cura, sia al chiuso sia all’aperto, in luoghi sia pubblici sia privati. Per i trasgressori erano previste multe fino a 500 euro.
«Non sono state fatte sanzioni per utilizzo difforme dei botti rispetto all’ordinanza – ha commentato ieri il sindaco Galimberti -. L’ordinanza non aveva l’obiettivo di sanzionare e fare multe bensì quella di sensibilizzare i cittadini, soprattutto i più giovani, a ridurre l’utilizzo dei botti che purtroppo ogni anno fanno registrare centinaia di feriti in tutto il Paese alcuni anche particolarmente gravi che lasciano lesioni permanenti e compromettono la vita».
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