SUL PALCO
Brachetti incanta Varese con il suo “Solo”
Lo spettacolo in scena al teatro di piazza Repubblica. Il trasformista accompagna il pubblico in un viaggio tra i suoi ricordi

La magia di Arturo Brachetti al teatro di piazza Repubblica a Varese fa comparire sul palco, alla fine dello spettacolo di ieri sera, giovedì 2 maggio, don Silvio Mantelli. Il sacerdote salesiano, noto anche con il nome di Mago Sales, «che mi ha cambiato la vita. Io ero un ragazzino piccolo, magro e sfigato e, grazie ai giochi di prestigio che lui mi ha insegnato, mi ha cambiato la vita». E al cui fianco Barchetti è ancora adesso, nel progetto sociale che da un anno porta aiuti «ai bambini soprattutto nelle guerre in tutto il mondo» spiega don Silvio.
BRACHETTI APRE IL CASSETTO DEI RICORDI
È la magia dell’affetto che chiude “Solo” a Varese, uno spettacolo in cui il mago del trasformismo accompagna gli spettatori in un viaggio nei suoi ricordi mostrando le stanze della sua casa, rappresentata in miniatura sul palco e lanciata al pubblico attraverso un grande schermo. Dalla tv in salotto che permette a Brachetti di trasformarsi nei personaggi delle serie televisive e dei film, da Hulk a Jessica Fletcher, da Sherlock Holmes a Ghostbusters, al solaio da cui emerge quel cappello bucato del nonno che a sua volta cambia aspetto e dà vita ad altro. Fino ai libri, alle fiabe, alle canzoni. E alla lotta con un’ombra dispettosa che vorrebbe che quell’eterno Peter Pan non volasse più e restasse, adulto, con i piedi per terra. Una lotta a colpi di pensierini lasciati su fogli che volano e si dissolvono come fiocchi di neve e di laser colorati che decreteranno il finale. Un finale che non spoileriamo: per chi vuole sapere come va a finire.
LE PROSSIME REPLICHE
Sul territorio Arturo Brachetti sarà con “Solo” anche sabato 4, alle 21, e domenica 5 maggio, alle 17, al teatro Galleria di Legnano e da giovedì 9 a domenica 12 al Teatro Arcimboldi di Milano (giovedì e venerdì alle 21, sabato alle 16 e alle 21 e domenica alle 16).
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Ma la “living legend” del trasformismo, come è chiamato l’artista, ancora una volta offre uno spettacolo che sa essere sempre diverso, perché si fa vedere con gli occhi dell’incanto, della meraviglia che si rinnova. Coinvolgendo lady misteriose nel pubblico e guardando nelle loro borse, cercando chi in platea si è tolto le scarpe, dispensando sorprese da urlo (di stupore o di spavento, anche se finisce con una risata, lo sapranno almeno le prime file dei teatri).
Saluta Varese con un grande cuore disegnato con l’arte della “sand painting”. E se prima che cominci lo spettacolo chiede di non fare foto perché la luce potrebbe distrarlo e farlo «cadere nella vasca dei piranha», invita però a scatenarsi con gli scatti alla fine, per postarli sui social. E gli scatti arrivano. Come a voler rendere infinito quel senso di sorpresa che si rinnova. Perché Brachetti puoi anche averlo già visto, ma ogni volta è davvero un “Solo”. Un assolo di bellezza.
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