LA PROTESTA
Malnate: “Briantea” chiusa, l’ira dei residenti
Muro pericolante, stop dal 25 luglio. «Dateci un pass»

Ci vorrà ancora del tempo prima che riapra la “Briantea”, ovvero la strada che collega Varese e Como e che, all’altezza di Malnate, è chiusa dal 25 luglio a causa di un muro pericolante che incombe sulla strada, non lontano dalla zona della Folla.
I tempi si stanno allungando e si prolungano le conseguenze che provoca uno stop del genere su un’arteria fondamentale per la circolazione nella zona. A partire dai disagi per i malnatesi e per chi deve passare da Malnate.
«Quando mi reco a Varese - dice Tiziana Giganti, ex presidente del Comitato del centro storico - devo fare il giro dell’oca. Bisogna passare da Gurone oppure da Cantello, allungando notevolmente i tempi di percorrenza. Chiedo, anche a nome di molti vicini di casa, di ottenere quindi un permesso per poter superare almeno quel breve tratto a senso unico che ci consentirebbe di tagliare il lunghissimo giro obbligatorio».
Facile a dirsi ma, forse, non semplice a farsi, poiché con quale criterio si concederebbe il pass? Soltanto ai residenti di certi quartieri di Malnate oppure a tutta la cittadinanza? Di certo i disagi non mancano. «L’altro giorno sono partito ore 7.45 da Malnate - racconta Marco Damiani, responsabile di Forza Italia sul territorio - e sono arrivato in ospedale poco prima delle 8.30. Così non si può andare avanti». Forse lo si può tollerare nel mese di agosto, quando le persone sono in vacanza e le attività produttive e le scuole sono chiuse, e quindi il traffico è decisamente scorrevole ovunque. Ma se, per caso, non si dovesse risolvere la questione entro settembre, saranno guai. Tuttavia alcuni hanno anche apprezzato lo stop alle auto e ai mezzi pesanti che hanno trasformato la Briantea da una strada perennemente trafficata a un percorso decisamente più piacevole, specialmente nella zona centrale di Malnate.
Ma qual è la situazione del muro pericolante? «Stiamo attendendo che quanto chiesto ai privati tramite ordinanza venga realizzato - - spiega il sindaco Irene Bellifemine - I proprietari si sono dimostrati attenti e coscienziosi, quindi sono ottimista. Per adesso i primi due punti richiesti sono stati rispettati e, nel contempo, proseguono le valutazioni con gli esperti sui progetti per la messa in sicurezza del muro. È avvenuto un cedimento strutturale e si sono formate delle crepe importanti, quindi, come consigliato dai vigili del fuoco, bisogna agire con la massima prudenza».
E i “permessi speciali”? La prima cittadina scarta questa ipotesi: «Più che per ottenere un permesso speciale di passaggio, siamo stati contattati soprattutto da chi chiede di elevare sanzioni a chi non rispetta i sensi unici e mette così a rischio l’incolumità altrui. In più, non possiamo pensare di far passare 30.000 veicoli dal centro storico: non sarebbe tollerabile. La situazione è difficile, ma è stata provocata da un evento di forza maggiore, come ne sono avvenuti tanti altri nella nostra provincia in questa difficile estate di maltempo. Stiamo lavorando per risolvere il problema».
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