IL CASO
Buguggiate, bambini maltrattati: educatrici indagate
Urla e percosse ai piccoli di un asilo nido privato: le accuse mosse dagli inquirenti

Urla, insulti e percosse contro i bambini che avrebbero dovuto accudire: sono queste le accuse mosse alla titolare di un asilo nido privato di Buguggiate e a una sua collaboratrice.
L’indagine è stata condotta dai carabinieri di Azzate e si è conclusa con i provvedimenti dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale: nei loro confronti è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora in un Comune diverso da quello in cui si trova la struttura educativa, dunque non a Buguggiate.
In base a quanto emerso finora, l’indagine dei militari avrebbe documentato gli episodi nel corso delle ultime settimane, con «la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza».
«VIDEOSORVEGLIANZA, RITARDO INACCETTABIL»
«Nell’attesa che si faccia piena chiarezza sulle gravissime accuse ai danni di due maestre d’asilo indagate in provincia di Varese per maltrattamenti sui bambini - commenta la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria - si conferma l’urgenza di varare definitivamente la legge sull'adozione di sistemi di videosorveglianza in asili e strutture socioassistenziali per anziani e disabili. Il testo a mia prima firma, approvato da tempo alla Camera, continua ad essere fermo al Senato. Mentre il Parlamento ritarda e non decide, ci sono persone deboli che soffrono. Questa inaccettabile inerzia deve finire: serve una normativa a tutela di chi non può difendersi da solo».
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