ECCELLENZA
Tornano i nerazzurri
Busto 81 e Solbiatese uniscono le forze. Col supporto di Claudio Milanese. Gare interne al “Chinetti” con la storica maglia

Busto 81 in nerazzurro. Al “Chinetti”. E gli occhi dei tifosi di Solbiate Arno si riempiono d’emozione. Basta incrociare lo sguardo di Angelo Rosio, storico dirigente della Solbiatese, per capire come il piccolo centro del Varesotto aspettasse come manna dal cielo un’occasione del genere. Gliel’hanno regalata il Busto 81, appunto, e Claudio Milanese che, assieme al sindaco Oreste Battiston, altra figura storica del calcio solbiatese, hanno presentato ieri il progetto.
TEMPIO AFFAMATO DI GOL
E lo hanno fatto nel tempio del calcio nerazzurro, il “Felice Chinetti” che ospiterà le partite casalinghe proprio della compagine bustese. «E il bianco e il rosso non saranno più gli unici colori sociali del club - ha spiegato il d.g. bustocco Carmine Gorrasi - perché nelle gare casalinghe la squadra indosserà la tenuta nerazzurra. È stata una richiesta del sindaco e ci è sembrato giusto accontentarlo». Il progetto è nato dalla necessità del Busto 81 di trovare una nuova casa visto il problema delle strutture a Busto Arsizio ed è stato automatico coinvolgere Milanese che cullava il sogno di riportare il calcio a Solbiate Arno: «Sono qui a testimoniare la concretezza del mio impegno - ha affermato il numero 1 di Econord - perché questa città e questa provincia hanno bisogno di calcio dopo tanti anni difficili. Abbiamo pensato così di creare una realtà che si sganci dalla logica del campanile: il calcio è cambiato, non esiste più il mecenatismo. I mecenati, però, ci sono ancora ma per fare sport ad alto livello è necessario che facciano squadra».
I GIOVANI E IL NOME
E così Milanese e Gigi Galli, patron biancorosso, uniscono le forze. È Gorrasi a spiegare i termini del progetto a livello sportivo: «La prima squadra è la punta dell’iceberg della realtà con centro di gravità nel “Chinetti”. I due settori giovanili, ovvero quello della SolbiateseInsubria e del Busto 81, restano al momento separati perché operano su bacini d’utenza distinti: se in futuro ci sarà la volontà e la possibilità di unirsi anche sotto questo aspetto ben venga. Il nome? Non ci fermiamo a logiche di campanile. Il Busto 81 non sparirà, diventerà anzi più forte. E il prestigio che richiama la Solbiatese verrà ripristinato: ci ragioneremo nel corso della stagione». Lo sottolinea Battiston: «La Solbiatese ha 107 anni di storia e un settore giovanile con 300 ragazzi. Come sindaco ed ex presidente non potevo non cogliere questa chance di regalare ai nostri ragazzi il collegamento con una squadra di prima fascia. Per questo devo ringraziare Galli e Milanese che hanno fatto sì che il progetto partisse. È la riprova che quando ci sono le idee gli imprenditori si muovono».
VARESE E... CASSANO
Inevitabile stuzzicare Milanese su due temi cruciali. Innanzitutto il Varese di cui è stato presidente per 13 anni: «Non era possibile per me farmi carico della situazione del club perché le aspettative di una piazza del genere non consentono il tipo di lavoro paziente che vogliamo fare noi. Sono felice che siano arrivate persone che hanno salvato la società alla quale auguro di tornare presto ai fasti di un tempo perché il Varese non c’entra nulla con queste categorie». L’altro tema è l’Union Cassano al quale Milanese dà una mano da alcuni anni: «E continuerò a farlo perché è un club serio gestito da persone serie. Ma ovviamente per compiere il salto di qualità è necessario avere il coraggio di sganciarsi dalla realtà del paese. L’ho trovato in Galli e Battiston, unendo tre città cardine del nostro calcio come Busto Arsizio, Solbiate Arno e Varese. Era il mio sogno, insieme proviamo a realizzarlo».
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