LA SCUOLA ALL’APERTO
Asilo nel bosco: a casa 49 bambini
Mancano autorizzazioni all’attività outdoor e per i pasti: avvocati al lavoro

Asilo nel bosco chiuso da venerdì 12 febbraio: oggi, lunedì 15 febbraio, i 49 bambini non sono potuti ritornare a fare le loro attività.
Il dirigente del Comune di Busto Arsizio ha firmato una ordinanza di cessazione immediata dell’attività educativa outdoor e la somministrazione di alimenti e bevande.
La data di riapertura per il momento non c’è e finché la questione non verrà chiarita si resterà a casa: nonostante il weekend di mezzo ci sono già funzionari e avvocati al lavoro, impegnati a risolvere la questione proprio per permettere ai piccoli di tornare all’asilo.
«La nostra è una attività di educazione outdoor e stiamo lavorando affinché venga riaperta il prima possibile - dicono da La Bastide -. Le verifiche, i controlli sono giusti e nessuno di noi li contesta ma forse avremmo potuto spiegare se ci fosse stata data la possibilità di avere un dialogo».
Il Comune ha infatti chiuso le attività venerdì: è emerso che non risulta la domanda di autorizzazione di avvio delle attività di outdoor education e somministrazione di alimenti. Pare che per la domanda di avvio dell’educazione all’aperto si sia trovata una soluzione.
«Il problema principale è legato ai pasti: noi non prepariamo i pasti, i bambini in linea di massima portano il loro pasto da casa perché si usa fare un pranzo al sacco. Ma in questo periodo particolarmente stressante per le famiglie, per chi non riesce a portare il pranzo al sacco ci pensiamo noi e ordiniamo tramite un catering il pranzo dei bambini».
Da qui il problema sulla somministrazione del cibo che ha portato alla chiusura dell’asilo nel bosco.
I genitori sono sulle barricate, pronti a intervenire ma proprio dalla Bastide preferiscono che la situazione venga risolta attraverso le vie della giustizia.
«Se ci sono errori, ovviamente ci prenderemo responsabilità. Che sia chiaro: nessun bambino è mai stato in pericolo, anzi. Ora siamo molto preoccupati per i piccoli perché siamo una delle poche attività outdoor del territorio. E tutti sanno quanto sia salutare soprattutto nel pieno della pandemia».
L’asilo nel bosco è stato riconosciuto anche durante l’estate fra le attività in sicurezza per i bambini, tanto che sono stati anche erogati i fondi Inps alle famiglie. I genitori si sono già attrezzati con nonni e babysitter, cercando di non far troppo patire ai bambini questa situazione di disagio. Anche ieri mattina i genitori che si sono raggruppati nel Comitato del bosco si sono ritrovati per discutere e capire come poter essere di supporto ai bambini che arrivano a punte di 75 quando inizia il bel tempo. Di fatto l’attività non è una vera scuola, i bambini sono soci. Le gestione è burocratica e bisognerà poi capire, regolamenti alla mano, come si potrà risolvere: per questo sono al lavoro gli avvocati. Ma ora tutta Busto Arsizio è in subbuglio per l’asilo nel bosco, luogo molto amato e apprezzato dalla comunità.
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