AMBIENTE PUBBLICO
Aiuole in affitto, ma è un disastro
Molte volte il verde affidato ai privati resta senza cura, tra sporcizia e piante morte. Spicca il degrado di piazza Garibaldi

Le grandi ambizioni che accompagnarono l’avvio del progetto, sono oggi quasi azzerate in un quadro desolante. Busto, come molte altre città, lanciò anni fa la collaborazione con i privati, mettendo a disposizione le proprie aiuole e le fioriere del centro. E sono stati almeno 150, fra centro e periferie, i commercianti che hanno raccolto nel tempo l’invito a prendersi cura di uno spazio verde (o di un arredo in fiore) in cambio della possibilità di pubblicizzare con un cartello la propria attività. Il dato di fatto è che in tantissimi casi la manutenzione è sempre mancata, oppure si è affievolita mese dopo mese, lasciando in bella vista un mezzo disastro.
Attorno a piazza Garibaldi ci sono gli esempi più crudi di come il servizio non venga svolto: erba incolta che cresce alla rinfusa, essenze arboree ormai desolatamente morte, sporcizia che si accumula sui prati e nei vasoni, più un’altra serie di spettacoli degradanti disseminati anche lungo via Milano, in quello che dovrebbe essere il salotto buono . Ma che ha perso smalto.
In attesa dei nuovi arredi «tutti bianchi» che l’amministrazione sta progettando di acquistare, c’è anche questa situazione da affrontare in maniera urgente, per evitare di offrire una cartolina desolante della zona pedonale. Nella quale, va detto, non mancano gli esempi eccellenti, dove gli affidatari sfruttano orgogliosamernte la possibilità come fosse il miglior biglietto da visita possibile.
Quando la giunta s’insediò quasi due anni fa, non c’era neanche una mappatura precisa delle zone consegnate ai piccoli imprenditori. Di recente, quando il forzista Orazio Tallarida è entrato in consiglio comunale, si è deciso di affidargli l’incarico di monitorare la situazione per capire cosa stia succedendo e cosa si possa fare. Anche perché prima o poi bisognerà trovare il coraggio di togliere le concessioni e la pubblicità degli inadempienti e riportare quel verde sotto il controllo pubblico.
© Riproduzione Riservata