NOZZE AMARE
Caccia al fotografo truffatore
Vittime 35 coppie: album di matrimonio pagati e mai ricevuti. E il professionista è diventato influencer in giro per l’Europa

C’è chi aspetta dal 2019 l’album di nozze. C’è invece chi ha dovuto rinviare il matrimonio per il Covid e si è visto chiedere 500 euro per potersi garantire il servizio fotografico alla nuova data. Ma soprattutto il fotografo è sparito con i soldi senza farsi rintracciare. E iniziano a fioccare le denunce. A dare il via è stato il fagnanese Alessandro Borghesi, che si è rivolto ai carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio e alla Procura della Repubblica di Busto che ha denunciato la società e il suo titolare. Ma non è l’unico: sposini e futuri sposi hanno detto basta e hanno iniziato a far partire le querele per truffa. Anche perché il fotografo si è reinventato una vita: influencer e youtuber in giro per l’Europa su una Land Rover, dormendo in tenda.
«Quando ha smesso di rispondere al telefono e ha cambiato i numeri di utenze oltre a scomparire dai social, ci siamo insospettiti», dice Borghese: «E quando abbiamo scoperto che fino a dicembre ha continuato a vendere servizi di nozze, abbiamo detto basta. Di fronte ad almeno 35 coppie nella nostra situazione è arrivato il momento di mettere in allerta i futuri clienti mentre noi dobbiamo unirci e denunciare per aiutare le forze dell’ordine a svolgere le indagini».
Dopo aver sporto denuncia per truffa, Borghese si è rivolto a un legale: «Non è semplicemente una questione economica: questa persona da ormai quasi due anni dovrebbe consegnarci il nostro album fotografico. Abbiamo pagato tutto, i bonifici sono tracciabili, ma è sparito consegnandoci le immagini dei provini per poi risponderci saltuariamente alle mail e adducendo scuse legate alla pandemia». Borghese sottolinea: «Quando abbiamo visto che in piena pandemia questa persona ha iniziato a girare l’Europa e ha aperto un canale YouTube e un blog Italian Overland Family, è evidente che abbiamo compreso che ci sia qualcosa che non funziona. Del resto 3mila euro per 35 coppie, la cifra è presto fatta: 105mila euro. Ma potrebbero esserci ancora più persone».
Come del resto racconta Mattia Sereci, altra vittima del fotografo: «Anche io ho sporto denuncia per truffa: da settembre 2019 attendiamo il nostro album di nozze, ma noi abbiamo già saldato tutto il lavoro. Abbiamo pagato 3.400 euro per non aver ricevuto nessun prodotto. Questa persona sta scherzando con i nostri ricordi, quelli del matrimonio. Abbiamo poi saputo che non ha pagato neppure i collaboratori mentre, come ho dichiarato nella denuncia, non ho mai ricevuto una fattura, ma i pagamenti sono tutti tracciabili».
A non dormire la notte è anche una coppia di futuri sposi che ha versato 1.800 euro. Chiedono l’anonimato, ma sono seguiti da un avvocato e hanno sporto denuncia: «A parte non risponderci, ci ha chiesto ulteriori 500 euro per confermare il servizio per le nozze che sono slittate a ottobre. Avevamo dato la caparra per servizio fotografico e servizio auto che risulta aver venduto. Abbiamo scoperto che usa due nomi di società diverse e con la stessa partita Iva, senza contare che il codice ateco è legato alla costruzione di droni e non a servizi fotografici. Purtroppo lo abbiamo conosciuto al matrimonio di un parente e ci sembrava professionale, usava i droni e ci siamo fidati».
Di certo c’è la rabbia che accomuna i tre truffati: «Questa persona sta vivendo alle nostre spalle in giro per l’Europa». Intanto le indagini sono in corso, seguendo la scia del denaro scomparso e sicuramente non fatturato.
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