CONTRO IL TRAFFICO
Con un rondò via due semafori
Rivoluzione viabilistica attorno al tribunale di Busto Arsizio

L’argomento è caldissimo, nella speranza che le turbolenze di giunta non lo facciano passare in secondo piano a lungo. Riguarda la sistemazione radicale della viabilità nella zona del Tribunale, quindi il miglioramento della fluidità del traffico lungo il viale della Gloria.
L’obiettivo (voluto più che altro dalla Lega, con timido appoggio del sindaco Emanuele Antonelli) è di installare in largo Giardino una rotonda, che faccia il paio con quella presente da diversi mesi all’incrocio di via Mameli, davanti alla Coop. Il rondò è considerato come elemento decisivo per accorciare i tempi di attesa, oggi davvero mostruosi nelle ore di punta in quel semaforo chiamato a servire quattro diversi flussi in un incrocio molto complicato.
Ebbene, l’ufficio apposito della polizia locale, sotto la spinta dell’assessore Max Rogora, sta predisponendo il progetto da spedire poi in Regione, in modo da intercettare almeno 200mila euro, quasi la metà della somma necessaria per procedere. «L’intenzione di verificare questa soluzione c’è tutta - si limita a dire l’esponente di giunta - quindi stiamo facendo un lavoro propedeutico indispensabile, anche per garantire la sostenibilità economica dell’intervento».
Ma la vera novità della proposta - per adesso ancora in forma di bozza - sta nella scelta di eliminare il semaforo che si trova all’altezza dell’Istituto La Provvidenza, in pratica all’incrocio del viale con via San Giovanni Bosco. D’altronde si tratta di una scelta comprensibile, nel senso che la seconda rotonda potrà certo sciogliere gli ingorghi che la prima ha solo scaricato di qualche decina di metri, ma ciò sarà possibile solo se l’intera direttrice dei viali Diaz-Duca d’Aosta non verrà liberata da intoppi, come appunto i semafori.
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