PARCO ALTOMILANESE
Conigli seviziati: orrore
Ragazzini in azione. La testimonianza: «Li ho visti e sono inorridita: hanno preso un cucciolo, gli hanno cavato un occhio e l’hanno appeso a testa in giù». Il presidente Bianchi promette controlli accurati
«Li ho visti e sono inorridita: hanno cavato un occhio a una coniglietta, che pesava poche decine di grammi, poi l’hanno appesa a testa in giù legando le zampe posteriori a una pianta. Queste crudeltà non si possono accettare. Quelli erano ragazzini, direi bambini sui dieci-dodici anni. Ma di sicuro ce ne sono degli altri. Io ai conigli di solito do da mangiare, adesso mi tocca seppellirli. Ho già scavato una ventina di buche».
LA TESTIMONIANZA
Graziana Busoli è sotto choc. La donna, che si autodefinisce «la clochard del Parco Altomilanese», ha assistito a una nuova atrocità dopo quella delle teste mozzate ad alcuni cani.
«Piango quando vedo certe cose – racconta - Con i ragazzini c’era anche un adulto, che mi ha pure minacciato. Questo è successo quando al Parco non ci si poteva entrare. Per me è casa, io dormo lì. Ma un giorno ho notato un gruppetto di ragazze, sempre con un adulto. Già mi è toccato assistere alle violenze sui cani, adesso anche i coniglietti, contro i quali i contadini sguinzagliano i cani perché temono che rovinino i raccolti».
La minilepri sono osteggiate da tempo da quanti vivono ai margini del polmone verde a cavallo tra Busto Arsizio, Castellanza e Legnano. Adesso, però, si parla di crudeltà senza senso. «Non si può permettere che dei bambini facciano cose del genere, è sadico - racconta Graziana - Quando sono arrivata, sono scappati, non sono riuscita a scattare delle foto».
SENTINELLA DELLA FAUNA
La donna vive nel parco, dormendo la notte su alcuni bancali sistemati in una capanna. «Faccio da sentinella a tutela della fauna, ma vedo cattiverie che non sopporto – dice –. Inoltre, qui viene gente che si fa di anfetamine. Ci sono uomini che arrivano con cani di varie razze e li lanciano contro i coniglietti. Mi minacciano. Mi chiedo dove siano gli attivisti animalisti, perché qui ho già i bracconieri che ce l’hanno con me. Vedo cose assurde: gettano dei massi nelle tane per far uscire dall’altra parte della galleria gli animaletti, ne avrò seppelliti venti: sono dei bastardi, facile prendersela con una fauna che non si può difendere. C’è chi usa i cani e chi il veleno, ma non devono averla vinta. Questo è un parco meraviglioso, non so perché si comportino così. Prima hanno introdotto loro i coniglietti, poi, poiché loro si sono moltiplicati, li vogliono uccidere».
ATTENTE RICERCHE
«Voglio vederci chiaro – dice Carlo Bianchi, presidente del Parco Altomilanese – Sarebbe utile avere il cosiddetto corpo del reato, per capire quali crudeltà siano state commesse, il Parco è controllato ma non possiamo essere ovunque per fermare certi delinquenti. L’episodio dei cani è già stato sconvolgente, mi auguro che questa cosa non prosegua». Oggi Bianchi sarà nell’area verde per chiarire come siano andate le cose. Insieme con chi cura la manutenzione vuole andare a fondo. «Se la signora Busoli trova i conigli morti, li troverà anche chi fa le pulizie – spiega – Se è vero, dobbiamo vederci chiaro. Ora il Parco ha riaperto, dopo diverse vicissitudini fra sindaci e Regione. Non credo ci siano stati eccessi di prudenza, perché le cose non sono chiare sul fronte sanitario. Avere un’area verde di riferimento è importante, ma spero che la gente si comporti adeguatamente. Spesso non succede, non vedo in giro tanta educazione sanitaria».
Finora al Parco Bianchi ha riscontrato comportamenti corretti. Ma un problema c’è: «Circondiamo i giochi per i bambini con il nastro bianco e rosso, ma lo troviamo sempre rimosso. A volte sparisce del tutto. Non credo che sia un caso. È evidente che i giochi vengano usati. Pensare una igienizzazione continua sarebbe impossibile, non possiamo ripulire dopo l’utilizzo di ogni bimbo, credo che i genitori debbano avere maggiore buon senso: sulla plastica il Covid rimane, dovrebbero saperlo».
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