IL PROGETTO
Ex Mizar: strade, rotonde. Un cinema
A Beata Giuliana l’intervento da milioni di euro per due rotonde, un Sempione bis, multisala e nuovi negozi

Il rilancio totale del complesso industriale all’ex Mizar, val bene due nuove rotonde e una lunga strada in parte creata e in parte allargata che alleggerisca il tratto del Sempione interessato dal maxi-progetto di riqualificazione della vecchia ditta tessile chiusa da dodici anni.
LA VALVOLA DI SFOGO
Insomma, se molti hanno accolto con preoccupazione la notizia che a Beata Giuliana nasceranno nei prossimi anni un cinema multisala, una serie di aziende e attività commerciali, così come dei laboratori dedicati alle bio-tecnologie, in realtà i propositori del piano attuativo hanno pensato a una soluzione che non mandi il traffico in tilt.
E la proposta viabilistica, oltre a rappresentare una risposta alle esigenze di quel che ospiterà la stessa Mizar, potrebbe anche dare una mano a gestire gli effetti generati sia dallo sviluppo del Campus sportivo, sia (anzi, soprattutto) dal futuro ospedale unico.
STRADA ALTERNATIVA
Una prima operazione che Sitip, titolare del mega-complesso, ha proposto al Comune per realizzarla a proprie spese, riguarda la creazione di una strada alternativa alla Statale che si stacchi dall’attuale rotatoria con via Minghetti e passi alle spalle non solo della Mizar, ma anche delle altre aziende e attività che negli anni si sono installate in quella zona.
La parte finale del tracciato (cioè verso Gallarate) già esiste e andrebbe ampliata, sistemata e arricchita di tutto quel che serve anche alla sicurezza di pedoni e ciclisti; invece il tragitto iniziale passerà proprio attraverso l’ex ditta tessile, attraverso l’abbattimento di alcuni capannoni.
In questo modo si punta a sgravare il Sempione stesso da un’invasione di mezzi che rischierebbe di farlo scoppiare.
LA DOPPIA ROTONDA
Questa nuova percorrenza verrà poi supportata da una serie di rotatorie.
Il privato ne ha proposta una da piazzare all’altezza della ditta Marchini, indispensabile anche perché ai mezzi in uscita dal complesso che si andrà a realizzare sarà imposta la svolta a destra e quindi bisogna fare in modo che possano indirizzarsi anche verso Busto.
Ma il Comune, in questa prima fase di trattative, ha già richiesto un secondo rondò all’incrocio con via Cascina dei Poveri, giudicandolo fondamentale per essere a supporto del traffico che assedia ogni mattina e ogni pomeriggio il vicino Ite Tosi, senza neppure dimenticare la prospettiva ospedaliera che fra un quinquennio (stando almeno alle intenzioni) impatterà sull’intera area.
CARREGGIATE POTENZIATE
Se queste sono le due mosse principali messe in preventivo per attutire l’impatto del progetto, in realtà Sitip ha espresso la propria disponibilità a valutare l’allargamento del Sempione stesso, creando (almeno dove ci stanno) corsie di accelerazione e decelerazione, oppure sviluppando dei tratti di pista ciclabile.
Il tutto nell’ottica di rendere questa mastodontica ambizione anche sostenibile dal punto di vista della gestione del traffico.
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