MORTE DI EVA
Ex suora, condanna confermata
Tre anni e mezzo anche in Appello a Maria Angela Farè

Condanna confermata per Maria Angela Farè, l’ex suora giudicata dalla prima Corte d’Appello di Milano. Dopo la rinnovazione istruttoria e la perizia psichiatrica sui diari di Eva Sacconago (morta suicida otto anni fa), il collegio presieduto da Rosa Polizzi ha scelto di confermare il cuore del verdetto del Tribunale di Busto del dicembre di quattro anni fa: pena di tre anni e sei mesi.
L’imputata, difesa dagli avvocati Fabrizio Busignani e Raffaella Servidio, paga per un episodio di violenza sessuale commesso nei confronti della parrocchiana di Sant’Edoardo il 23 maggio del 2011, poco prima del suicidio della 26enne. Il resto dei capi d’imputazione è venuto meno. Come già avvenuto in primo grado, l’ex religiosa è stata assolta «perché il fatto non sussiste» dall’ipotesi di violenza sessuale per induzione, cioè dall’accusa di aver commesso violenza sessuale dal 1998 al 2011 approfittando dell’inferiorità psichica della giovane con cui ebbe una relazione. Un’inferiorità peraltro esclusa dal perito della Corte d’Appello Carlo Martelli, secondo cui la giovane «evidenziava sì tratti di personalità disfunzionali, da cui derivavano evidenti fragilità», ma anche che «questi tratti di personalità non sono mai sfociati in un disturbo psichico patologico vero e proprio». Quanto alle altre contestazioni di reato - stalking e violenza privata -, sono state dichiarate estinte per prescrizione.
Al termine della requisitoria, il sostituto pg Maria Vittoria Mazza, dopo aver denunciato la «condotta avvolgente, ambigua e perversa» della suora, aveva sollecitato una condanna a sette anni, mettendo in continuazione l’ipotesi di violenza sessuale per induzione circoscritta al periodo 2006-2011 e l’episodio di abuso del maggio del 2011 e sollecitando al contempo l’esclusione delle attenuanti generiche. Attenuanti che invece sono state riconosciute.
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