PIAZZA GARIBALDI
Gli spuntoni non fermano i bulli
I vandali del centro, dopo i controlli, rompono cartelli e fanno graffiti
Qualche tempo fa, in piazza Garibaldi, anche il fast food ha deciso di imitare la banca che si trova dall’altra parte della strada, riempiendo l’affaccio delle proprie vetrine di spuntoni. Sotto entrambi i portici, gli anomali arredi vorrebbero impedire che le bande di giovani vandali si diano al bivacco (un po’ come si fa con i piccioni), ma in tutti e due i casi il risultato è stato decisamente modesto.
In viaggio nel cuore di Busto Arsizio - dove dovrebbe materializzarsi un biglietto da visita accattivante per la città ma dove i gruppi di giovanissimi fanno invece di tutto perché così non sia - la situazione è desolante.
Perché è vero che poche notti fa polizia e unità cinofila della guardia di finanza sono passate a setacciare i gruppi di bulletti, ma l’assalto continua, imperterrito, ogni sera. E vicino alla fontana (che è stata fra l’altro semi svuotata per togliere un’altra volta i cumuli di rifiuti gettati dagli incivili) sono fiorite altre scritte su muri e colonnati, ormai una specialità della casa. Allo stesso modo, pure alcuni pali della segnaletica circostante sono stati fatti a pezzi, a suon di calci.
Fra i commercianti della zona nessuno vuole parlare, «perché ormai a che cosa serve aggiungere qualcosa per descrivere una situazione che conoscono tutti?». Oltretutto c’è anche la paura di piccole vendette sugli stessi esercizi commerciali, visto che già in passato alcune delle bande si sono presentate dai commercianti a chieder conto delle chiamate alle forze dell’ordine.
Chi bazzica in zona, segnala semmai come il positivo passaggio delle forze dell’ordine dell’altra notte, pur apprezzato perché si tratta di un segno di presenza della legge in un luogo che spesso vive di prepotenze e prevaricazioni, ha fatto emergere una presenza limitatissima di stupefacente. «In realtà - racconta una persona che chiede l’anonimato - molti ragazzi fumano canne in continuazione, senza neppure fare niente per nascondersi».
Ciò per dire che di strada per riportare la serenità, bisogna farne ancora parecchia.
© Riproduzione Riservata