L’IMPRESA
I cubani investono su Borsano
A settembre, dopo l’exploit al festival latino, uno spazio caraibico in fondo a via Magenta

L’investitore cubano ha scelto Borsano. Non è una bufala, alimentata dall’afa estiva, bensì un progetto realissimo e ben studiato per cui il rione periferico bustese - per la precisione il tratto finale di via Magenta, al civico 108 - appena dopo l’estate diverrà il quartier generale degli amanti dei ritmi e dei sapori caraibici.
Perché cubano, appunto, è colui che ha deciso di puntare su Busto Arsizio per lanciare un’iniziativa assolutamente inedita per una realtà provinciale, così come in larga parte cubani saranno i componenti dello staff, in particolar modo ballerini, che animeranno uno spazio destinato sicuramente a questo punto a suscitare curiosità e attenzione.
Il protagonista di tutta questa storia si chiama Lazarito Herrera, ha quarant’anni e vive in Italia da venti. Accanto a lui la moglie Nuni Grossano, che fin dal primo momento ha deciso di condividere con lui l’avventura.
Ma perché proprio Busto? E perché proprio Borsano?
«La risposta è semplice», dice sorridente Lazarito, che da diversi mesi sta curando l’allestimento di 300 metri quadri da riempire con atmosfere sudamericane.
«Questa è la città del festival latino e il nostro stand Mi Cuba è apprezzatissimo da anni. Alla gente piace, ogni sera vengono in tantissimi a ballare con i ragazzi e a provare i cocktail e i rum del mio Paese. Viceversa a Borsano c’era questa possibile location, in una struttura che già in passato ospitò un locale. Lo abbiamo preso e abbiamo lanciato questa scommessa».
Per settembre tutto sarà pronto per sbarcare in terra borsanese, dove sono pochissimi i residenti consapevoli della novità.
Mancano solo gli ultimi ritocchi e bisogna concludere l’impegno del festival.
«Ma nessuno si deve preoccupare - precisa ancora Herrera - perché sarà un’animazione sana, un posto dove ritrovarsi e divertirsi con felicità».
Lo spirito, d’altronde, è proprio quello che anima l’angolo di MalpensaFiere occupato dalla proposta. Che, sostanzialmente, si riassume in una serie di ballerini dal fisico scultoreo sotto il cui palco si radunano centinaia di persone (con il pubblico femminile dominante) che si scatenano nei balli. E attorno qualche bar tipico.
La formula, fra meno di tre mesi, si trasferirà pari pari a Borsano. Per prolungare la festa caraibica anche quando ci saranno nebbia e gelo.
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