SICUREZZA
«I nostri ragazzi in pericolo»
Appello del Cas Sacconago per la mancanza di luce in via Monte Grappa
«Questa strada è troppo buia e pericolosa. Il Comune faccia qualcosa, prima che qualcuno si faccia male».
Il Club Amici dello Sport suona il campanello d’allarme sulla questione sicurezza in via Monte Grappa, lo stradone su cui si affaccia il campo sportivo della storica società calcistica sinaghina.
Ad accendere i riflettori sul problema è lo stesso presidente del Cas, Lelio Gallazzi, che su sollecitazione dei genitori dei giovani atleti, ha dato inizio a una raccolta firme. «Più di un mese fa – racconta Gallazzi – ho informato l’amministrazione comunale, attraverso l’assessore allo sport Laura Rogora, sui rischi per l’incolumità dei ragazzi che entrano e escono dal centro sportivo. A oggi però non abbiamo avuto riscontri. E sinceramente siamo preoccupati: bisogna aspettare che succeda qualcosa per poter intervenire?».
Il massimo dirigente sinaghino fa sapere che «la strada è totalmente al buio. Non si vede nulla. E nell’oscurità anche le strisce pedonali sono poco visibili. Peccato che davanti alla nostra sede le auto sfreccino come bolidi. Se abbiniamo il buio pesto alla velocità dei veicoli, capite bene che i pericoli per i nostri ragazzi siano costanti».
Tanto più che, informa ancora il numero uno del calcio a Sacconago, «i segnalatori luminosi posti all’altezza del passaggio pedonale non funzionano da una vita».
Su quelle strisce passano ogni giorno decine e decine di ragazzi iscritti alla società biancazzurra e che si recano agli allenamenti: «Dalle 17 in poi inizia il viavai dei bambini della scuola calcio e delle altre categorie», incalza Gallazzi. «I genitori sono giustamente preoccupati. E visto che la situazione non migliora, mi hanno chiesto di avviare una raccolta firme».
Le richieste della società non sembrano utopistiche: «Chiediamo innanzitutto che venga migliorata l’illuminazione, attualmente del tutto insufficiente. E poi sarebbe il caso di sistemare i segnalatori luminosi del passaggio pedonale, visto che sono fuori uso da tempo. L’ideale sarebbe realizzare anche un dosso per indurre gli automobilisti a rallentare in prossimità del nostro ingresso. Mi dicono però che per queste cose serve tempo. D’accordo, ma intanto riportiamo un po’ di luce, perché oggi attraversare quella strada è veramente rischioso. Non aspettiamo che si faccia male un bambino prima di intervenire».
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