TRISTE PARABOLA
Il tendone finisce in discarica
Debuttò in centro per Expo, è stato parcheggiato alle Poste e ora diverrà una struttura per il riuso
La parabola del tendone Expo Hub sta per finire in discarica. Un’avventura cominciata quasi cinque anni fa, quella della tensostruttura che tanto ha fatto discutere e ironizzare, quando venne piazzata in pieno centro. Da tre anni, invece, è stata posizionata davanti alle Poste di via Mazzini, senza avere nessuna utilità. E ora - è ormai questione di giorni - la struttura sarà smontata e indirizzata al centro multiraccolta. Non per buttarla via, anche se qualcuno nel tempo l’ha suggerito, ma per reimpiegarla come contenitore dei materiali che comporranno l’offerta di un nuovo centro del riuso, spazio in cui i cittadini che porteranno al macero degli arredi o degli oggetti che hanno ancora un valore, potranno decidere di lasciarli a disposizione di altre persone che vorranno farli propri.
Ed è dunque a Sacconago che si concluderà il percorso di questa costruzione coperta - che si porta dietro il non lusinghiero nomignolo di “catafalco” - che era stata acquistata con un finanziamento ottenuto nell’ambito di Expo 2015 per fare da prestigiosa vetrina cittadina all’esposizione internazionale milanese.
Per acquistare il tendone furono spesi 95mila euro. Lo si mise in piazza San Giovanni, davanti alla basilica, e fu utilizzato anche per un Baff e per qualche altra manifestazione, ma non venne mai particolarmente apprezzato.
Soprattutto la sua presenza risultava troppo ingombrante nel cuore del salotto buono. Fu così che si decise di semi-nasconderlo in mezzo a piazzale Facchinetti, con un costo del trasloco fissato in 20mila euro (portando il totale di spesa a 115mila) e l’inizio di un triennio senza alcun utilizzo.
A memoria si ricorda il suo impiego soltanto in una fredda mattina d’autunno, per ospitare una protesta sindacale, dal momento che grandinava e quindi i manifestanti ripararono lì sotto.
Ed ecco che il problema “catafalco” è piombato in capo alla giunta Antonelli, che ha valutato qualche richiesta dalle parrocchie periferiche (richieste congelate però dagli alti costi per il trasferimento) e che alla fine ha trovato uno spiraglio estremo per non buttarlo via, inserendolo in un progetto finanziato dalla Regione che riguarda proprio la riqualificazione della piattaforma ecologica sinaghina.
Lì il povero Expo Hub finirà entro la fine del mese, a chiusura della sua parabola, sperando che in quel contesto ridia un senso alla propria esistenza.
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