IL CASO
In quarantena senza virus
Studente bustocco bloccato a Budapest dopo essere rientrato in Lombardia per il weekend

Alla fine l’ha presa con filosofia e, nell’immagine del proprio profilo WhatsApp, ha messo una vignetta (nella foto) che lo ritrae prigioniero in cima alla palazzina del dormitorio universitario di Budapest, in Ungheria.
Il fatto è che quel disegno racconta la verità dell’attuale condizione di Marco Andrea Spinelli, 34enne studente bustese che ha avuto l’idea «incredibilmente sbagliata» - come la definisce lui - di tornare in Italia nello scorso weekend, per poi ripartire verso il suo ateneo dove «mi sta accadendo una vicenda che ha i contorni di un brutto scherzo».
Agli amici l’ha raccontata così: «Dopo aver passato il fine settimana in Italia, per correttezza mi sono presentato al medical center della mia università a Budapest. Ho raccontato loro da dove venissi, ovvero dalla nostra amata Lombardia. Il risultato è che la scuola mi ha dato un appartamento all’ultimo piano del dormitorio, abbastanza grande, da cui però non posso uscire per due settimane. Ho chiamato l’ambasciata e, dopo un paio d’ore, l’ambasciatore in persona mi ha chiamato, per dirmi che mi faranno la spesa e me la porteranno qui. Mi ha persino dato il suo numero di telefono privato, invitandomi a chiamarlo in qualsiasi momento della giornata».
Detto questo, Spinelli - che è noto in città come componente del gruppo arbitri e non ha il minimo sintomo di qualsivoglia malattia - si è rassegnato: «La quarantena è iniziata».
D’altronde oggi i lombardi, all’estero, fanno parecchia paura.
© Riproduzione Riservata