SANT’ANNA
Sottopasso: bomba già fatta brillare
Ritrovata durante lo scavo: fatta esplodere dagli artificieri
Ci mancava solo il ritrovamento di un ordigno bellico nella telenovela infinita del sottopasso di Sant’Anna.
La scoperta è stata fatta lunedì sera dai tecnici che stavano lavorando alla bonifica del terreno che sorge proprio dal lato del quartiere.
Mentre scandagliavano quella porzione di appezzamento, gli addetti, non senza sorpresa, si sono imbattuti nel residuato bellico, risalente con buone probabilità alla Seconda Guerra Mondiale. Immediato l’intervento dei carabinieri: questa mattina, mercoledì 16 settembre, l’ordigno è stato fatto brillare dagli artificieri dell’Esercito dopo essere stato sotterrato in zona industriale per contenere al minimo l’esplosione. Le strade circostanti sono state chiuse.
L’ennesima grana
Niente di preoccupante, dunque, ma chiaramente il rinvenimento dell’ordigno ha rappresentato un altro intoppo – l’ennesimo – relativo alla realizzazione dell’ormai arcinoto sottopassaggio che collegherà il quartiere di Sant’Anna con la statale del Sempione. Una grande opera che il quartiere richiede da tempo immemorabile, e che dovrebbe diventare realtà (salvo nuovi, non auspicabili ostacoli) nella prossima primavera.
Il cantiere per la creazione del tunnel è stato avviato ai primi di settembre, e dovrebbe durare otto mesi. Poi sarà la volta delle strade di collegamento, che verranno finanziate con i fondi del cosiddetto Piano Marshall di Regione Lombardia.
A quel punto il rione di Sant’Anna, dopo decenni di isolamento dovuto alla ferrovia, sarà finalmente collegato col resto della città. Un percorso che si spera meno tortuoso e accidentato di quanto non lascino presagire gli intoppi incontrati in questa prima fase. I lavori riprenderanno regolarmente domani, giovedì 17 settembre..
Mancava solo questa
Prima le operazioni di bonifica dall’amianto, poi il ritrovamento dell’ordigno (che comunque sorprende fino a un certo punto, considerando che molti residuati bellici sono stati rinvenuti nelle vicinanze della ferrovia) hanno per forza di cose rallentato l’iter. E con un pizzico di amara ironia, qualcuno ha fatto notare che, nell’anno del Covid e della legionella, mancava solo la bomba. Per fortuna, a differenza delle altre due problematiche, quest’ostacolo non ha comportato alcun pericolo per i cittadini. La speranza è che sia davvero l’ultimo imprevisto lungo il percorso che porterà alla creazione del tanto agognato sottopasso e delle relative strade di collegamento. Un’opera dal costo complessivo di 7 milioni di euro: 2,6 milioni arrivano dallo Stato, altrettanti dalla Regione e altri 1,8 dal Comune stesso.
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