PARCO ALTOMILANESE
La guerra dei leprotti
Buche nei terreni e tubi tranciati, gli agricoltori denunciano devastazioni e attaccano gli animalisti
Lepri e conigli stanno rendendo la vita difficile ai coltivatori del Parco Altomilanese, esasperati dai danni e disagi provocati dagli animali selvatici che scorrazzano in ogni dove. «Non ne possiamo più, non abbiamo pace», è il coro di lamentele. «Serve intervenire: bisogna fare in modo che si affronti seriamente il problema. Ne va del nostro lavoro».
Come non pensare allora al recente blitz degli animalisti nel polmone verde, quando sono riusciti a impedire che i furetti li stanassero e i cacciatori catturassero i conigli per combattere l’eccessivo popolamento?
Una vicenda che avrà strascichi giudiziari, viste le tensioni, in seguito alla quale questa presenza indigesta si è aggravata. Emblematico il caso di Gigi Pargoletti, proprietario di un vivaio dove nei giorni scorsi lepri e conigli hanno fatto scempi: buche scavate dappertutto, impianti d’irrigazione forati, cortecce e radici delle piante rosicchiate… «Non si può continuare così», sbotta il vivaista. «Mi è stato consigliato di presentare alla Regione una richiesta danni, ma a me non interessano i mille euro che potrei ottenere: sono ben poca cosa rispetto al lavoro rovinato. Se curo una pianta da dieci anni, improvvisamente danneggiata da questi animali, non c’è rimborso che tenga».
Non se la passano meglio gli agricoltori, che si ritrovano col raccolto perso, e chi coltiva gli orti, che trova spesso la verdura da buttare. In definitiva, che cosa auspicano tutti coloro che si ritrovano a fare i conti con queste perdite? Pargoletti non vuole accusare nessuno, né i cacciatori né gli animalisti, ma lancia un appello: «Non posso parlare a nome di tutti – puntualizza – ma credo sia condivisibile la mia richiesta di sedersi a un tavolo con tutte le parti in causa: animalisti, cacciatori ed enti dovrebbero confrontarsi e discutere civilmente per trovare una soluzione comune. Non è giusto che noi coltivatori dobbiamo rimetterci perché loro non riescono a trovare un accordo».
Piena solidarietà dalla presidente del Parco Altomilanese Laura Rogora che commenta: «Mi sembra ragionevole quanto chiede Pargoletti, che conosco bene e so quanto tenga al suo lavoro. Siamo tutti consapevoli dei problemi che provocano gli animali selvatici ed è per questo che siamo vicini ai coltivatori che hanno terreni nel parco».
Obiettivi: trasferire conigli e lepri altrove e contenere la proliferazione. Ma non è una battaglia facile.
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