PIAZZA VITTORIO EMANUELE
Multe e appelli. «Ma resta così»
La richiesta dei negozianti per avere posti auto non è accolta
Il pressing dei commercianti della piazza Vittorio Emanuele II per avere qualche parcheggio a disposizione dei loro clienti è serrato e comprensibile, visto che di mezzo c’è la sopravvivenza stessa delle loro attività.
Oltretutto, a tenere alta l’attenzione e la polemica sulla sosta nel pezzo di centro storico restaurato, c’è il fatto che sinora nessuna soluzione d’arredo è riuscita a limitare il posteggio selvaggio in quell’angolo che un tempo ospitava le macchine e ancora adesso trae molti automobilisti in inganno per la presenza di strisce disegnate direttamente sulla pavimentazione.
Ma quella richiesta di veder riattivato “legalmente” il drappello di stalli ancora potenzialmente accessibili (sugli altri sono stati messi arredi, fioriere e portabiciclette) difficilmente troverà risposta positiva.
In realtà Max Rogora, assessore alla partita, ieri ci ha provato a riaprire il dibattito per cambiare la situazione attuale, chiedendo di ragionare se non sia possibile rimettere una piccola zona per la sosta breve, utile a chi deve compiere commissioni rapide nei paraggi. Appunto rispondendo alle istanze che per competenza sono arrivate sulla sua scrivania. Ma le sue richieste di dialogo sono state respinte.
È stato il sindaco Emanuele Antonelli a chiudere le porte sull’ipotesi nella riunione di giunta: proprio lui, che aveva anche ritenuto utile in passato l’ipotesi di tener vivo qualche parcheggio, ha chiesto di non fare più modifiche al contesto che circonda la residenza del Conte. Ciò non fosse altro perché, in un ambito già destabilizzato dai passati indecisionismi (la sosta è stata consentita per un paio di mesi prima che fosse interdetta, d’altronde nel progetto originario i posti auto c’erano e sono stati pure disegnati), non darebbe una bella impressione un ennesimo cambiamento in corso.
Anche Alessandro Chiesa, assessore di Forza Italia, ha ribadito il concetto durante la riunione, chiedendo che da qui a fine mandato non si compiano più ritocchi, dando modo ai cittadini di abituarsi alla situazione esistente e lasciando che il tempo chiarisca quale sia davvero la soluzione migliore. Nel caso sarà il prossimo esecutivo a decidere se si debba intervenire in qualche modo.
Rogora, ieri sera, ha sottoposto il quesito anche alla riunione di maggioranza, presentando un paio di progetti per creare almeno spazi per i disabili e per il carico e scarico. Leghisti e forzisti hanno analizzato la questione e rinviato l’approfondimento a un prossimo incontro. In tal senso, mai dire mai. Ma l’intendimento pare essere quello di non toccare più nulla in quella tormentata piazza.
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