LA PROVOCAZIONE
Busto Arsizio, Porfidio fa pulire l’aiuola
Iniziativa polemica davanti al Tribunale
Solo pochi giorni fa aveva annunciato il suo addio alla città, pronto a trasferirsi in Veneto. Oggi, 25 ottobre, Audio Porfidio ha compiuto quello che considera il suo ultimo atto «in difesa del territorio». Ha fatto tagliare da personale esperto l’erba davanti alla procura e al tribunale, laddove si trova il monumento alla giustizia che aveva in carico anni fa, accanto a quello che ricorda i magistrati caduti nell’adempimento del loro dovere.
«Mi meraviglio che il sindaco inviti la gente a venire ad abitare a Busto Arsizio, dovrebbe dire alle persone che finiranno a vivere nelle foreste, perché lasciando incolte le aiuole si finisce per creare vere foreste - spiega –. Ancora una volta investo soldi miei perché chi dovrebbe provvedere non ha rispetto per i caduti, che hanno perso la vita per noi, e non si preoccupa del decoro della città». Perché intervenire adesso? «Faccio mettere a posto tutto, è l’ultimo saluto che do a Busto Arsizio: uno schiaffo morale all’amministrazione comunale che si dimostra priva di valori. Mi meraviglio che si possano trattare così i monumenti. Si dovrebbero vergognare».
Porfidio, ex consigliere comunale della Voce della città e anima dell’ufficio di viale Duca d’Aosta in cui si raccolgono le segnalazioni dei bustesi, fa il paragone con la vicina aiuola della rotatoria su cui al centro campeggia una magnolia: «Se ne occupa Agesp, hanno illuminato con luci colorate la pianta. Una cosa pazzesca, la curano in modo incredibile. E a pochi passi è il disastro. Il Comune deve procedere al decoro del verde dappertutto». Porfidio sta pensando all’erba alta, poiché per toccare le piante servirebbe una autorizzazione, «ma i rami entrano nelle case, se succede qualche danno è un disastro».
Infine, la tradizionale provocazione: «Qui ho portato i cartonati con le pecore, ma dovrei portare un paio di mucche dal paese. Qui ne avrebbero di cibo da brucare. Ci vuole un camion apposito, sarà complicato, ma potremmo proprio pensare una bella stalla vicino al tribunale: le porto dentro il parcheggio la notte e la mattina le porto fuori. Altrimenti prendo quelle che campeggiavano sugli striscioni messi al palaghiaccio, che fanno pure scenografia».
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