IL PERSONAGGIO
«Porto in tv il rap dei neri italiani»
Antonio Dikele Distefano, scrittore di origini angolane nato a Busto Arsizio, lavora a una serie per Netflix

È una delle piattaforme per lo streaming più gettonate del mondo, cliccatissima dagli appassionati di film e serie televisive. E, a proposito di queste ultime, presto su Netflix ne vedremo una firmata da un giovane autore bustocco.
Antonio Dikele Distefano, classe 1992, è nato a Busto Arsizio ed è di origini angolane. Affermato scrittore, nella sua carriera ha anche intervistato tanti artisti emergenti come Mahmood, Sfera Ebbasta e Charlie Charles: un mondo che Antonio conosce bene, visto che ha fatto anche il rapper con il nome d’arte Nashy.
«Sto scrivendo una serie per Netflix - spiega Dikele -: prende spunto dai personaggi e dall’ambientazione del mio ultimo romanzo “Non ho mai avuto la mia età”, ma il progetto seriale ha preso un’altra strada rispetto a quella del romanzo. Zero è la storia di un ragazzo speciale, un ragazzo nero, che ha un super potere. Grazie ad esso può conoscere la realtà delle cose, delle persone e delle relazioni, che si nasconde sempre dietro alle apparenze. Per me, per un ragazzo nero come Zero, che deve tutto all’Italia, la cosa più bella è che questa sarà la prima serie nella quale i protagonisti sono dei ragazzi neri italiani».
Distefano vuole dunque, attraverso la propria scrittura messa al servizio della maxi-piattaforma streaming, offrire una possibilità di riscatto ai suoi personaggi. «Spero che questo possa aprire una porta a quegli attori neri che non hanno mai avuto un’occasione importante. Spero che possa essere un ponte - sottolinea - verso chi non ci conosce e non sa che tra noi africani siamo diversi, come sono diversi gli europei che nascono francesi o spagnoli o inglesi. Spero che vi piaccia, e che la storia di Zero rifletta quella di tanti ragazzi, a prescindere dal loro colore».
La serie, come ha annunciato lo stesso autore bustocco, uscirà nel 2020: al suo interno ci sarà tanto rap, genere in voga tra i giovanissimi, soprattutto in questi ultimi anni. «Perché il rap è la lingua della nostra epoca, ed è la mia lingua. Ringrazio Netflix per aver creduto in me - prosegue - e nelle mie storie». Ci sarà dunque una trasposizione dalla carta allo schermo, e chi conosce già i personaggi dei suoi romanzi potrà finalmente ritrovarli in carne e ossa anche se, come ribadito in precedenza, il percorso narrativo sarà differente.
Dikele ha pubblicato per Mondadori diversi romanzi, tutti andati molto bene, in un momento in cui riuscire a vendere libri non è assolutamente scontato: prima c’è stato “Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?” (2015) , quindi è arrivato “Prima o poi ci abbracceremo” (2016) e in seguito il giovane autore ha pubblicato “Chi sta male non lo dice” (2017) e “Non ho mai avuto la mia età” (2018).
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