L’OPEN DAY
La magia della rotativa
Studenti del “Candiani” in visita alla Tipre, la tipografia in cui si stampano la Prealpina e altri giornali

La magìa di una rotativa in funzione; la bellezza di un polo industriale dove la tecnologia più avanzata consente la produzione del più tradizionale mezzo di informazione, il giornale; il fascino di un quotidiano che è parte della storia di Varese e della sua provincia da 130 anni, “La Prealpina”.
Elementi e suggestioni che si sono fuse davanti agli occhi dei settanta fortunati lettori, di oggi e di domani, che ieri sera hanno visitato il centro stampa del nostro giornale, a Borsano, durante l’open-day loro dedicato.
Accolti dall’editore Daniela Bramati e da ciceroni d’eccezione come Davide Ferrario, Federico Norbiato, Virginia Friggeri e Marco Miglierina, alcuni dei nostri più fedeli lettori, gli abbonati, e i ragazzi del liceo artistico “Candiani” di Busto Arsizio - che hanno validamente contribuito alla realizzazione del logo dei 130 anni che ogni giorno è impresso sulla testata del quotidiano - hanno potuto seguire passo dopo passo le fasi della stampa, visitando, divisi in tre gruppi, i locali in cui si trovano le immense bobine di carta, i giganteschi contenitori delle quattro gradazioni di toner con cui vengono realizzati i colori, la sala delle lastre, il Ctp, la cabina silente. E poi hanno girato intorno a lei, sua maestà la rotativa, capace di produrre fiumi di carta stampata a una velocità che l’occhio umano non riesce a seguire, di produrre copie su copie, le prime da scartare finché non si arriva a una resa ottimale, le altre pronte per essere fascicolate, trasportate e distribuite nelle edicole, dove il lettore le trova.
Infine, le foto di rito e il momento dei saluti, con l’omaggio di una copia personalizzata con tanto di nome del visitatore e distribuzione dei gadget. Un momento in cui si è respirato davvero quel clima familiare in cui ogni distanza fra chi produce in formazione e chi ne fruisce è ridotta praticamente a zero: “La Prealpina” apre le sue porte proprio per questo, per essere ancora di più un tutt’uno con chi la legge.
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